I BMTH una volta erano come quel ragazzo "bruttino" e poco estroverso che ci provava con delle strafighe inarrivabili: facevano un genere per il quale non solo serviva una tecnica decisamente ottima, ma un talento intrinseco per uscire dal selciato (un simil Deathcore o giù di lì), senza averne minimamente le capacità.

E infatti, metaforicamente, giù di due di picche e figure di merda.

In ogni caso, disco dopo disco, sono riusciti a stupirmi non solo per aver alleggerito la loro proposta pesantemente, dal Metal peso iniziale, ma anche per aver acquisito una certa capacità nel songwriting e negli arrangiamenti.

Senza fare troppi complimentoni, dopo la svolta Metalcore con There is a Hell, believe me I've seen it, there is a heaven, let's keep it a secret e i dischi successivi, gradualmente sempre più Pop, siamo arrivati a Ludens.

La canzone è dannatamente catchy nel suo mescolare Industrial, Pop, Elettronica spiccia e "Metal", che non sfigurerebbe di fronte ai migliori Linkin Park dei bei tempi, oserei dire, e contiene al suo interno vari giochetti melodici apparentemente banali ma in realtà ben studiati e funzionali al pezzo.

Una canzone che potreste mettere ad una festa danzereccia come ad un concertone Metal (presente anche un proverbiale breakdown non male), ma che non risulta incredibilmente stupida come si potrebbe pensare: un bel complimento per una formazione che imitava male i Black Dahlia Murder.

Non un capolavoro di certo nè una canzone che farà la storia della musica, ma un risultato a dir poco i n c r e d i b i l e per un gruppo sbeffeggiato (giustamente) da mezzo mondo nella decade passata, per essere l'esempio peggiore di band "Metal" che si possa essere sulla faccia della terra.

Un plauso particolare va alla produzione, cristallina e potente come deve essere oggi, un pezzo del genere, e alla performance della band, che alla luce del loro fantasmagorico successo, ci ha dato una grande lezione di vita: a volte veramente si può vincere con meno sbattimento, e che forse il proverbiale less is more rappresenta la verità.

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