A volte basterebbe dare un' occhiata ai nomi, i nomi coinvolti in un progetto spesso (non sempre) dicono tutto, Regis e Surgeon, questa volta sì, questa è una di quelle volte che leggendo i nomi non ci si può sbagliare, nomi-leggenda della techno più underground e violenta degli ultimi 25 e rotti anni.
British Murder Boys, l' elevazione al cubo della spietatezza del suono Downwards, puro mattatoio technoide made in Birmingham, Godflesh e Scorn come padrini sonori e spirituali, la Downwards e la Counterbalance come ennesima emanazione tossica del suono della città.
Basterebbe prendere un ep a caso dalla manciata di quelli sputati fuori dal progetto per rendersi conto di quanto cazzo facessero sul serio questi signori, questo "Father Loves Us" null' altro è che uno dei loro manifesti più annichilenti, copertina che "ruba" un' immagine da "Salò O Le 120 Giornate di Sodoma" di Pasolini, 2 brani e circa 12 minuti di tellurico e siderurgico assalto techno industriale grigio canna di fucile da perderci i neuroni.
La title-track è un turbine metallico e percussivo raggelante, beat disumani si accompagnano ad un rumorismo chirurgico e paranoide, in "Be Like I Am" il tutto si sfalda in un groove più lento, micidiale, soffocante, il tutto viene portato avanti, pur nella sua foga, con maniacale precisione e calibratura di un suono praticamente perfetto.
British Murder Boys: grigiore, edifici in rovina, ciminiere, spacciatori, scippatori, puttane e tossici, ma anche il traffico all' ora di punta, il lavoro...il vuoto.
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