26 Novembre, ovvero la data che mi ha permesso di conoscere una nuova band. Pontini, Punk con sferzate Metal, demenziali e blasfemi per i più, signori e signore ecco a voi i Bruno Marcio. Proprio quel 26 Novembre, ignaro di quello che avrei sentito, mi recai al locale, per poi uscirne divertito con in mano una copia di "Te Piace Il Sushi?" prima fatica dei cari Bruno datata 2005.
Infilo il disco nel lettore, proprio non sò cosa aspettarmi....ma...non si sente niente! Come non funziona? Ah no ecco, si sente qualcosa: "Pt Pt Pt" il disco sembra saltellare all'interno del lettore, poi si ferma, silenzio, ed ecco che parte l'intro recitata nientepopodimeno che da Er Finestra che funge da monito contro Pischelli, Ritardati e Bacchettoni a spegnere immediatamente il cd e che successivamente inanella una breve serie di bestemmie tanto per dare uno sfizioso assaggio all'ascoltatore.
Così mi trovo di fronte alla prima traccia, "16 consenziente", una parentesi di Punk Rock semplice e veloce, una canzone allegramente volgare in cui il gruppo dice la sua sull'età del consenso e sulle veline, potete immaginare l'opinione dei Bruno. Arrivo alla seconda traccia, la giapponesissima "Bukkake", che come da titolo, è incentrata a decantare le virtù della sborrareccia pratica. Sboccata, volutamente trash e con quell'intro "made in japan" non ce la si toglie più dalla testa.
Alla terza traccia c'è "Ascia e Muschia" a farmi compagnia, solito Punk con l'intro batteristica che porta subito alla mente "Teenage Lobotomy" dei Ramones, gruppo al quale i Bruno si ispirano, la song scivola via velocemente e nelle cuffie spunta uno dei tanti pezzi (o meglio pezzettini) da pochi secondi tappezzati dalla band per tutto il cd, casino batteristico, urlo squarciagola ed arriva "Biancona" pezzo volutamente dedicato ad una misconosciuta (almeno a me) amica del gruppo, rea di non abbronzarsi e rimanere bianca ad libitum "Vatte a fà na lampada de dò i soldi miei!" urla il cantante, ma la proposta sembra tutt'ora declinata. Anche in questo caso mi si riversa all'interno dei lobi una canzone tutto sommato godibile e con un pregevole intermezzo chitarristico, mmm bravi questi Marcio.
Dopo Biancona è il turno di "Sbroccola Sbroccoletta", la storia di una ragazza dedita all'alcol con tutta se stessa, uno dei pezzi migliori dell'album: una sorta di Oi da cantare fino al sopravvento della cirrosi epatica. La cara alcholic girl ci lascia per andare a farsi un'altro cicchetto ed arrivo a "Sabaudia De Merda": sempre Punk ma un pelo più acido dei pezzi precedenti e che non disdegna un'incursione nel Metal verso la fine, quì i pontini gridano la loro rabbia contro Sabaudia la loro città appunto, perchè? Perchè manca la figa ecco perchè! "Manca la figa? Bene scriviamoci un pezzo".
Durante il mio cammino sonoro incappo in un'altro pezzettino criptico: "Stelvio Sincado", 5 secondi, il titolo ripetuto una volta, espressione simil-attonita in faccia e riprendo l'ascolto, ecco un nuovo pezzo, un'insulto (o semplicemente tutte e due) che mi si presenta, si tratta di "6 Un Down" canzone con cadenza romanesca realizzata con chitarre che ricamano una sorta di Punk con tratti melodici nell'aria, pezzo divertente e molto easy listening. L'undicesima traccia invece parla, come al solito, del famoso spacco col pelo sopra che piace tanto ai Bruno: "I Believe Nella Fregna" una sorta di inno stonato ai genitali femminili. Delle rimanenti 5 tracce, escludendo i famosi pezzettini di cui ho accennato prima, le più apprezzabili sono "Scatta La Valvola" e "100% AntiPischello" canto di battaglia della band contro gli adolescenti rompimaroni che infestano la loro cittadina.
Tirando le somme, "Te Piace Il Sushi" è veramente un buon cd di musica Punk-Demenziale raccomandabile agli ascoltatori più aperti e smaliziati.
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