"Condizioni estreme richiedono risposte estreme".
E' la sacrosanta verità che fin dai lontani esordi ha guidato la degenerata carriera musicale della band di New York.
Il gruppo nasce nel 1990 grazie alla fervida mente del bassista dei Nuclear Assault Dan Lilker.
Un sound buio dalle profonde viscere della grande mela di quegli anni, lacerata da contrasti sociali mai visti prima.
Giungono così al terzo episodio discografico con questo dilaniante EP; non hanno bisogno di aiuto alcuno questa volta, autoproducendosi.
Canzoni brevissime; frantumanti frammenti claustrofobici.
Violentissimi schizzi di follia zorniana (alla Naked City di "Torture Garden" per intenderci) che vanno a collidere con un suono di chitarra alla Slayer; ma molto più cupo ed oppressivo.
Kevin Sharp è una bestia posseduta che lacera i timpani con il suo spietato growl.
"Blind Leading The Blind", "Let's Go To War", "Everflow", Homesick": tutti brani al di sotto dei due minuti che mostrano il grado di ferocia raggiunto dalla band.
"Extreme Conditions Demand Extreme Responses": è sempre stato così con i Brutal Truth, oggi come allora.
POST-GRINDCORE...NEED TO CONTROL...
Ad Maiora.
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