"Rock 'N'Roll" è il settimo album in studio per la band sleazy rock californiana Buckcherry uscito il 21 Agosto 2015 per la F-Bomb Records. E il titolo è già tutto un programma. Dopo l'ultimo lavoro, "Confessions", che è stato un autentico disastro, a mio avviso, e il più recente EP dal titolo "Fuck EP" (altro titolo che è tutto un programma) che è stato decisamente migliore dell'album "Confessions", il gruppo era chiamato sicuramente ad una svolta, o meglio ad un ritorno non tanto alle origini ("Buckcherry" e "Time Bomb" a mio avviso sono due capolavori arripetibili anche per via delle quantità di droga che inalavano) ma più che altro a quel tipo di rock n'roll tanto apprezzato nell'album "15" del 2005 e in alcuni canzoni di "Black Butterfly" e "All Night Long". Se questo era l'obbiettivo da parte della band purtroppo non ci sono riusciti. E lo scrivo tristemente in quanto sono uno dei fan più accaniti di questa band. L'album si apre bene con il primo singolo del disco "Bring It On Back" che fa ben sperare e continua con un altro brano proprio alla Buckcherry, "Tight Pants", con l'aggiunta di una sezione di fiati che non si era praticamente mai sentita nei loro lavori. Ottimo inizio, ma ecco che arrivano i problemi. Iniziano i pezzi che sanno proprio di 'riempitivi' e che purtroppo non ti lasciano niente da ricordare anzi non vedi l'ora che finiscano per sentire se il prossimo pezzo ti darà quella botta alla Buckcherry. E quindi passano "Wish To Carry On", la ballad "The Feelings Never Dies" (uno dei più brutti del disco ed è strano in quanto loro le ballad le sanno scrivere e anche bene) e "Cradle" fino ad arrivare a "The Madness", secondo singolo, e finalmente qualcosa di buono. Il tempo di una canzone però perchè si torna subito giù con "Wood" per guadagnare qualche punto con il pezzo tranquillo "Rain's Falling". La chiusura del disco è lasciata a "Sex Appeal" e "Get With It" e per fortuna non si finisce proprio male. In sostanza il gruppo si è migliorato rispetto al pessimo lavoro di "Confessions" ma purtroppo, per chi come me spera ancora di sentire un album ai livelli dei primi due o che almeno si avvicini al terzo, resterà deluso. Ed è un gran peccato anche perchè dal vivo, nonostante la voce di Josh Todd che comincia (anzi lo è già) a non essere in grado di reggere un concerto. questo gruppo merita molto e lo dico per esperienza personale.
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