Buckethead è un personaggio molto misterioso: si nasconde dietro la sua maschera veneziana e dietro le sue esibizioni funamboliche e spettacolari. Lo definisco un grandissimo chitarrista: tecnicamente preparatissimo, molti sicuramente lo definiscono il solito artista tutto tecnica e niente emozioni. Sono qui per smentirvi. Buckethead, nonostante abbia fatto dischi chitarristici che puntavano sulla velocità e sull'impatto tecnico abastanza vistoso, presenta, con il suo terzo disco "Colma" un aspetto di se e del suo stile compositivo veramente imprevisto e veramente sorprendente.
"Colma" è un disco quasi acustico, nel senso che non troverete sfuriate distorte, ma tutto è basato su dolci note, dolci accordi e chitarre acustiche o pulite in primissimo piano. Questo disco gioca molto sull'emotività dell'artista e sulla semplicità di pochi accordi, poche note incastonate egregiamente su un tappeto di deelay ed echi che ne rendono eterea l'atmosfera, emozionante e di grande impatto.
"Whitewash" rappresenta al meglio questa presentazione: le note sono evidenziate dal grandissimo lavoro degli echi, dando la sensazione di una dolce ninna nanna. "For Mom" invece si organizza egregiamente su dolci melodie acustiche. L'atmosfera malinconica ed etera che si respira è veramente sublime e meravigliosa, soprattutto con la seguente "Ghost". Buckethead, grazie ad un sapiente lavoro compositivo ci ragala atmosfera e melodia nostalgiche, quasi lacrimanti tristezza, mentre "Hills Of Eternity" continua a creare dei lievi muri sonori di dolcezza e malinconia. Buckethead non manca di mostrare anche la sua maestria con "Big Sur Moon", in cui ancora una volta i tappeti di echi fanno da padrona mentre "Machete" è il brano che presenta un dolce assolo dolcemente distorto, in cui Buckethead ci mostra la sua padronanza melodica. Da notare anche l'intelligente uso dell'elettronica in alcuni punti, con scratches e batterie campionate. "Wishing Well" porta l'attenzione su melodie allegre e più spensierate. Sicuramente d'impatto. Il lavoro solistico non è mai invadente, ma incredibilmente efficace, ogni secondo di questo disco è speciale e meravigloso. "Lone Sal Bug" continua su questa linea: nessuno strafalcione, un brano perfetto nella sua dolcezza incredibile, in cui compare nuovamente il dolce canto dell'acustica. "Sanctum" è un brano che è quasi angosciante nella sua cupezza, caratterizzato da un uso incredibile degli effetti che rendono la sua chitarra un canto lamentoso e dolorante. "Watching The Boat With My Da" è infinitamente stupendo come brano acustico. Semplice e a presa rapida, questo brano si stampa nella testa come forse una delle cose più dolci che io abbia mai sentito. Angosciante e triste è "Ghost pt2" prima di arrivare ad un vero capolavoro qual'è la title track "Colma". Non riesco quasi a percepire nulla quando ascolto questa song, tant'è trasportante e affascinante. Sinceramente non mi son mai trovato davanti ad un disco chitaristico così meravigliosamente bello.
La durata dei brani non si fa pesare, anzi, ravviva ancor di più l'atmosfera notturna e malinconica che pervade l'album nella sua interezza. Come ho detto in precedenza, ogni singolo brano è perfetto, in ogni sua sfaccettatura e ogni suo momento è memorabile e degno di ascolto. Per gli amanti della musica ottima, che riesca ad evocare almeno una singola emozione. Lo consiglio vivamente a chiunque, anche a chi odia la chitarra, perchè questa meraviglia merita un ascolto.
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