Seducente e malinconico synth-pop di un eccentrico duo.

Quando si parla della scena musicale italiana, spesso si pensa solo al mainstream e le schifezze che questo ci propone. Si pensa alla Pausini e a tutto il filone melodico, si pensa a Vasco Rossi e il suo rock sfiatato, si pensa a Gigi D'Alessio e a tutta la scena neomelodica partenopea...ma difficilmente si pensa ad un progetto di chiara e netta matrice elettronica e di caratura di un certo livello. I Buffer_Overflow per questo stupiscono anche con solo un EP con dentro 7 canzoni. Il duo, composto da Milena alla voce e Lorenzo alle tastiere, programmazioni e altro, nonostante la giovanissima età ha già tutto ciò che una band deve avere: forza musicale, sostanza compositiva e qualcosa di importante da dire.

"Weak Interactions", questo il nome del disco, è il primo EP ufficiale dei due romani. Pubblicato in precedenza tramite Musicaoltanza e ora diffuso gratuitamente su LastFM, questo lavoro è una vera e propria carrellata di Electro, Techno e IDM di ottimo livello. 

L'EP si apre con "Of Having Seen". Synth grassi, cassa in 4/4 e arpeggiatori a mescolare il tutto rendono questo pezzo una vera e propria potenziale hit electro con tanto di linea vocale accattivante e seducente. Da un pompato inizio l'EP si sposta verso lidi più introspettivi con la ballata malinconica in stile IDM "Wide" (piccola nota: davvero ben fatto il lavoro di voci ed effetti su questa traccia). "Rebuilt" è forse il miglior pezzo dell'intero lavoro. Come riuscire a trasformare un banale riff di synth ripetuto all'infinito in un capolavoro di intrecci vocali, archi, reverberi e delay. Il pezzo seguente "Ed1" è un'altra malinconica ballata electro composta da un basso ipersaturo, percussioni distorte, una linea di synth e voci filtrate e sovrapposte: essenziale e distruttiva. Poi arriva il pezzo che non ti aspetti, "Plastic Comparison"... struggente canzone in cui la voce di Milena raggiunge punte di drammaticità davvero notevoli su una base onirica e incredibilmente dark. "Don't force my open mouth" forse è il pezzo più difficile del disco: solo piano, voce e drum machine, impressionante qui la solennità che questi due ragazzi riescono a conferire nell'ascoltatore con in fondo solo un paio di suoni. "I Beneath" è un potenziale singolo da chiusura-live, pura Intelligent Dance Music: diretta, potente e mai scontata.

In definitiva i Buffer_Overflow sono senza dubbio una ventata di aria fresca nel panorama musicale italiano. Giovani, talentuosi ed introspettivi riescono a far entrare l'ascoltatore nel loro oscuro mondo con l'intenzione di lasciare dentro di lui un germe indecifrabile di sentimenti e di passioni. Le influenze sono evidenti ma non invadenti: Bjork, Royksopp e Aphex Twin su tutti. L'unico appunto che si può fare sono delle piccole indecisioni in alcune parti vocali, che sono più che altro frutto di gioventù che di incapacità. 

Consigliato l'ascolto (tanto è gratis):

http://www.lastfm.it/music/Buffer_Overflow/Weak+Interactions 

 

 

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