Questa volta non lasciatevi trarre in inganno.
La voce dei Buffseeds non è l'ormai diffuso falsetto tipico british (vedi JJ72 o Muse), si tratta infatti di una donna: Kieran Scragg.
I critici inglesi, subito pronti a scorgere i nuovi simboli del brit-pop ormai in decadenza, ce li presentano come la rivelazione del 2003. E in effetti le premesse ci sono tutte sin dal singolo da hit: Sparkle Me.
Basta poi dare uno sguardo ai produttori che in fatto di pathos made in u.k. se ne intendono visto che hanno credenziali come Coldplay e Idlewild.
L'album è suonato benissimo e alterna, come vuole la tradizione, ballads romantiche come Sunlight e pezzi piú acidi come Casino sempre mantenendo una linea melodica accattivante.
Se vi ha deluso la monotonia dei JJ72, o vi ha angosciato il delirio (comunque stupendo) dei Muse, o volete un'apripista all'ascolto dei Coldplay o dei primi Radiohead allora inserite nel lettore "The Picture Show".
I Buffseeds hanno intrapreso la buona strada ora non resta che percorrerla. Ed è questa la parte piú difficile.
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