C'era una volta un barbone che suonava per strada per racimolare qualche spicciolo per mangiare e quindi sopravvivere. I testi delle canzoni da lui prodotte erano impregnati di cagate inimmaginabili, ma fatto sta che costui riusciva comunque a sfangarla i qualche modo sopratutto grazie al secondo lavoro di pulitore di vetri d'auto al semaforo.
Un bel giorno, mentre stava suonando sotto la metro, questo barbone incontro un produttore discografico che si avvicino a lui mentre stava suonando e illuminato gli disse: "Vieni con me, che ti faccio vendere un sacco di dischi", "Ma, come è possibile che queste cagate possano piacere a qualcuno", disse il barbone che comunque era cosciente che le sue canzoni fossero delle cagate, "Fidati, il mondo è pieno di gente che crederà che quelle cagate in realtà sono delle perle di saggezza e nascondono delle intuizioni di rara intelligenza" rispose il produttore, "Che ti sei fumato amico" rispose il clochard , "Capirai, Bugo, un giorno capirai...", "Bugo? Cos'è Bugo, allora non è il fumo il tuo problema, guarda che quella roba t'ammazza, fidati, guarda come io mi sono ridotto", gli disse il tipo senza fissa dimora, "No Bugo sarà il tuo nuovo nome, ti chiamerai Bugo, senti che cosa ho in mente...."
Questa si dice sia la vera storia di Cristian Bugatti, in arte Bugo, un uomo che ha trovato una sua collocazione sociale, è diventato un cantante, si dice che venda anche dei dischi. Ebbene se qualcuno di voi ha delle aspirazioni a diventare un cantante sa che può riuscirci.
Eppure secondo me non è proprio quella la giusta collocazione di Bugatti all'interno della società, può dare di più...trovato! La musica di Bugo potrebbe avere dei risvolti positivi nel campo della medicina, ad esempio si potrebbe far ascoltare Bugo a coloro che hanno tentato il suicidio impasticcandosi, in maniera tale da indurgli conati di vomito che espellerebbero la tossica sostanza. Certo però che l'ascolto della sudetta musica darebbe poi nuova linfa per riproporre l'insano gesto... niente come non detto.
P.S. Se riuscirete ad ascoltare il disco (vi sconsiglio di farlo), ad un certo punto potreste cadere nella trappola di scambiare "GGEELL" per una canzone di Frank Zappa a cui hanno appena fatto un intervento di lobotomia frontale, no, è Bugo.
Carico i commenti... con calma