Quando tutti dormiremo nei campi di riso… quale colonna sonora useremo se non questa.  Abbandoniamo questo mondo sporco di sangue e olio. E i cancelli si aprono (dunkelheit) , e incominciamo il nostro girone verso le foreste lontane e queste note tormentate e malinconiche ci accompagnano per la nostra lunga strada per raggiungere la nostra (inesistente) pace.

Il nostro dolore ci martella fino a quando non arriviamo nella foresta dove troviamo il frutto del nostro nichilismo e della nostra puritana ipocrisia (jesus tod), il terreno sotto di noi sta diventando freddo e i fiori vicino a noi appassiscono dinanzi a questa creatura morta.

Chi era e cosa era ? Se non colui che nel corso degli anni abbiamo ucciso … il nostro salvatore/punitore/schiavizatore , le sue creature muiono dinanzi a noi … e noi assistiamo al suo requiem , il suo secondo (senza ritorno) requiem, cerchiamo disperatamente di rimediare alla sua morte , senza rendersi conto che la nostra opera e stata compiuta. Denuncie in tv, sulle radio e sui libri , che criticavamo nazisti e satanisti , nascondevano la vera colpa di tutto ciò, l'ipocrisia dei puritani , viene ripagata con questo omaggio donatoci dal cielo. Così ci sdraiamo a terra e guardiamo il cielo diventarsi buio e cercare amore in quelle creature , che cercano inutilmente di sfiorarti ma te le vedi passar davanti soffrendo (erblicket die tochter des firmaments), le loro mani che non riescono a toccarti sono una pugnalata sul nostro corpo, il nostro corpo. E ci incamminiamo verso il dolore come impotenti petilenti siamo chiamati al lazzareto, pronti e diretti alla tragedia dell'abbandono … .

E dopo tutto il nostro dolore e la nostra via verso la nostra serenità ci chiediamo come sarà il futuro, gli inverni, le primavere, gli autunni e le estati. Come saranno … (gebrechlichkeit 1), come sarà non sentire il vento tra la pelle e il caldo sulla fronte e senza sentir il bacio delle figlie del firmamento. Siamo pentiti e amareggiati a causa di questo secondo regalo del cielo … . Alla fine di tutto, ci ritroviamo in una foresta i cui tronchi sono rossi (segno del nostro sangue sparso) e le foglie nere (il petrolio , nero come il male … male che abbiam fatto). E vaghiamo in questa strana foresta (rundgang um die transzendentale säule der singularität), ennesimo guadagno del nostro (ormai defunto) dogma . I nostri lenti passi, ci fanno provare la sensazione di disagio la quale abbiamo fatto subire, e imbattersi fra queste creature per farci provare il sudore sulla fronte che non abbiamo mai sudato… .

Alla fine di tutto ciò realizziamo che noi non avremmo mai la nostra pace, mai… (Gebrechlichkeit 2), sopportuiamo l nostro futuro; se ne avremmo uno … .

La Messa è Finita Andatevene Nelle Foreste e Cercate Di Scoprire Come Saranno I Nostri Futuri  Inverni e Le Estati.

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