Vengono dallo stivale, da Jesi più precisamente, ma, a dir la verità, non sono nemmeno troppo contenti di essere italiani. Senza voler bestemmiare, l’etichetta di Velvet Underground d’Italia starebbe loro a pennello. Quattro giovani di periferia incazzati col mondo che cantano dello schifo che li circonda.
Catastrofisti convinti, raccontano di paesaggi oscuri che sembrano essere disegnati dal macabro pennello di Nick Cave. Questo “Sick Sex and Meat Disasters in a Wasted Psychic Land” narra del tracollo psichico, emotivo e culturale della nostra civiltà capitalista e di, citandoli testualmente, “esseri che una volta furono umani, esasperati, deviati, dediti all’abominio e all’autodistruzione”. La perversa copertina è il perfetto biglietto da visita per quello che troverete qui dentro: una logorante tragicommedia che narra dell’umanità sull’orlo del baratro. I quattro marchigiani si prendono in spalla la pesante eredità di tutti i cantori del disagio e dell’alienazione, da Jim Morrison e Lou Reed al già citato Nick Cave, al collega Tom Waits e addirittura ai Cramps, per intraprendere questo viaggio nei meandri del male.
Un esordio bruciapelo per questi Bucher Mind Collapse, che dura neanche venti minuti ma che riesce comunque a lanciare il segno. La colonna sonora di quest’apocalisse non poteva non essere, nonostante la formazione ridotta all’osso (non vi è il basso, ma solo due chitarre frantuma-timpani), quanto di più folle sia stato prodotto in Italia dai tempi di Ferretti. Una no-wave sgangherata pesantemente influenzata da gruppi come Contortions, Suicide, Pere Ubu, Captain Beefheart e Birthday Party e resa ancora più tagliente dalla solita eccellente produzione ad opera del Re Mida d'Italia Giulio Ragno Favero rappresenta il giusto tappeto sonoro sul quale si può sfogare tutta la foga del cantante Jonathan, una sorta di Iggy Pop d'Italia, a vedere dalla violenza e dall’intensità delle sue esibizioni. Una musica "anti-avanguardista e anti-intellettualistica", come piace descriverla a loro, che sfocia spesso nel grottesco e nel cinismo più macabro.
E se a questi quattro folli chiedi i progetti del futuro, questi ti rispondono “stuprare Hillary Clinton”. Dopo i Lleroy, questi Butcher Mind Collapse ci danno la conferma: le Marche sono in fiamme.
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