Esiste sempre un prima, un dopo ed un durante. Il prima, il dopo ed il durante del black metal hanno un solo nome: Caligulae Crucis!
Questo demo, forse prima testimonianza (ad oggi nota) della band culto per eccellenza, rappresenta un mistico cerimoniale officiato dal malefio duo formato da Obducto.zx e Brutus474.
Prima del tempo. Prima dello spazio. Prima del dolore. Prima del tutto è solo la dimora del nulla. Il regno del vuoto cosmico che tutto annichilisce. Questo è l'inizio di Down in the chamber of torture and pleasure: 11 minuti e 20 secondi di assoluto silenzio.Un silenzio assordante: il silenzio della solitudine di una giovane fanciulla abbandonata, bendata, e stretta da infernali corde. l silenzio di colei che non ha più lacrime, un silenzio di paura ed orrore.
Il cerimoniale ha inizio. Cigolii, passi pesanti, urla disperate di una ragazza che non osa immaginare cosa la aspetta. Urla che invocano un dio impotente innanzi al male assoluto.
Giù nei profondi abissi dell'animo umano. Giù, nel male più oscuro. Giù, fin dentro la perversione. Giù, nella cantina delle torture e del piacere. Giù, laddove nessun dio osa volgere il proprio sguardo.
La porta si apre. Brutus474 e Obducto.zx danno inizio alle danze. Parlare di black metal è riduttivo. Associare questo capolavoro ad altre produzioni del genere è un insulto. Abbandonino l'ascolto i deboli di cuore, i deboli di spirito e coloro i quali credono he black metal sia solo musica.
Questo è il primo colpo. Il primo durissimo colpo inferto dai CC a tutti i bambinetti che pensano di suonare black metal o di vivere black metal o essere black metal. In un sol colpo i CC demoliscono anni e anni di musica estrema, riducono in brandelli i "mostri sacri". Se esiste un dogma 95 del black metal, questo è Forgotten (in the chamber). Se esiste un manifesto della musica estrema, i nostri ne sono i soli autori. Se esistesse un testamento di ciò che rappresentano i CC, non vi sarebbero mai degni eredi.
I lamenti, le urla, le risate isteriche, il riffing ossessivo, le torture, i supplizi, il coito, il liquido seminale, lo screaming paranoico ed esaltato, le ferite, il sangue, il male, la fredda e umida cantina.
Questo è il durante. Questa è la vita che non vorreste mai vivere. Questa è la vostra prigione. Questa è la sofferenza. Questo è ciò per cui avete atteso in silenzio. Questo è il cuore pulsante dell'universo. Il male inteso come pura forza, come scopo della creazione stessa. Il male che assurge al ruolo di linfa vitale dell'intero universo. Il male che esercita il proprio dominio in segreto, pronto a colpire chiunque.
Il durante prosegue nella seconda traccia. Prosegue laddove i molti non potrebbero mai spingersi: Chained and forgotten. La furia animale che ha animato la prima parte si placa. Il male forza-creatrice lascia il campo al male che distrugge, che annichilisce, che si arroga il diritto di vita e di morte.
In un folle delirio di onnipotenza i due decidono di abbandonare nuovamente la ragazza in catene. Questa immensa canzone continua tra sputi, atti di libidine, violenze, fino a quando tutto quello che l'ascoltatore percepisce è una porta che si chiude, passi che si fanno più lontani e uno sfinito lamento. Un lamento dal sentore di morte che piano piano svanisce fino a quando la cerimonia si conclude nello stesso modo in cui era iniziata: un agghiacciante silenzio.
Il cerchio si chiude, il cerimoniale è concluso.
Dopo aver ascoltato forgotten non si può tornare indietro. Dopo aver capito il significato delle opere dei CC è impossibile anche solo paragonarli ad altri esponenti della musica estrema.
Due tracce per più di un'ora di angoscia. Un capolavoro per pochissimi eletti. Un disumano affresco del mondo che ci circonda: non c'è nessuna salvezza o redenzione. Nessun dio ascolterà le tue preghiere o verrà a salvarti. Di fronte al male e alla malvagità siamo assolutamente soli.
Una agghiacchiante metafora tradotta in un'opera d'arte concettuale ottenuta dai due "usando" la povera ragazza, che solo inizialmente era d'accordo coi due.
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