Ho deciso di dedicare questa derecensione a... Se volete potrete leggere il tutto fino alla fine per poi scoprire a chi. Oppure potrete passare direttamente alle ultime righe. Dopo il valido "Stationary Traveller" dell'84 i Camel attraversarono un difficile periodo. Solo sette anni dopo, grazie all'impegno di Andrew Latimer (il solo superstite del gruppo) i Camel riuscirono a ricostituirsi con una nova base operativa a Mountain View, California.

Dopo due album, peraltro ottimi, nel 1999 uscì "Rajaz". A mio avviso, il presente disco, è superiore al famoso "The Snow Goose" disco leggermente frammentario. Certo in "Rajaz" non ci sono più l'impareggiabile A.Ward alla batteria, P.Bardens alle tastiere, D.Ferguson al basso. Latimer comunque è rimasto sempre un grande chitarrista e negli anni è diventato anche un convincente polistrumentista. La costruzione dei suoi assoli di chitarra è eccellente, non per l'elevato tasso tecnico, ma per l'intensa liricità e malinconia. La sua musica non si è adeguata alle nuove mode musicali, ma ha mantenuto lo spirito progressivo degli anni 70, evolvendosi solo in parte. Non a caso Latimer definisce la sua musica "Emotional Music". Tutto il disco è carico di sonorità vagamente orientali e possiede raffinatezza e omogeneità.

Si parte con "Three Wishes" strumentale con inizio lento e tranquillo che poi prosegue sempre più velocemente con stacchi chitarristici in evidenza. "Lost And Found" brano cantato con voce intensa e convincente, chiusura con lunghi fraseggi di chitarra. "The Final Encore" brano dal ritmo cadenzato con voce profonda e calma di Latimer. "Rajaz" brano triste con violoncello di B.Phillips e flauto di Latimer. Traccia estremamente affascinante. "Shout" acustica ballad semplice e calibrata. "Straight To My Heart" stupendo brano cantato autobiografico. Lo strumentale "Sahara" è tra i miei brani preferiti. Inizia come un lento per poi sfociare progressivamente con un fenomenale assolo di chitarra. Si chiude con "Lawrence" possente brano dedicato a Sir.Thomas.Edward.Lawrence ovvero "Lawrence d'Arabia". Pezzo estremamente evocativo dove, l'assolo di chitarra raggiunge vette di assoluta carica sentimentale ed espressiva. Indubbiamente un capolavoro (a mio avviso). Un disco magico che vi trasporterà verso luoghi lontani e misteriosi.

Da segnalare anche il booklet pieghevole dove l'immagine della chitarra si amalgama con le dune del deserto. Copertina da quattro stelline. La spiegazione del titolo del disco viene perfettamente chiarita dalle seguenti parole presenti nel booklet.

The music of poets once carried caravans across the great deserts. Sung to a simple metre of the animal's footsteps, it transfixed weary travellers on their sole objective...journey's end. This poetry is called "Rajaz". It is the rhythm of the camel.

PS:"Dedico questa recensione a A.Latimer nella speranza che si rimetta dalle sue non buone condizioni fisiche, così da poter tornare a comporre nuove emozionanti musiche".

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