Per quanto riguarda il mondo del rock, i Can sono stati sempre un (o forse anche due) passo più avanti rispetto agli anni in cui sperimentavano. Grandi protagonisti di quel filone che chiamiamo Kraut rock, ma comunque di tutto il rock in generale, non si sono mai tirati indietro per quanto riguardava tipi di suoni, ritmi e perfino liriche; ogni membro del gruppo, se non finito in un qualche ospedale psichiatrico, ha iniziato anche una carriera solista, ottenendo buoni risultati come ad esempio il bassista Czukay e i suoi album ritenuti molto all’avanguardia per l’epoca. Quindi ci ritroviamo un quintetto di elementi perfettamente integrati fra loro, sia col primo cantante (forse un po’ troppo..) sia col secondo, che avendo una preparazione musicale di tutto rispetto e una passione innata per la sperimentazione, ci ha lasciato una buona dose di materiale inedito sugli album pubblicati finora. Ma non si tratta del solito album di inediti e b-sides, magari di infimo livello, ma si tratta di bensì 3 CD per un totale di più di tre ore di musica. Tre ore composte da veri e propri brani, improvvisazioni e anche di brani tratti da live.
Il primo CD si apre con “Millionenspiel”, brano strumentale condito dalle sonorità tipiche del gruppo tedesco, giro di basso ossessivo e metronomo Liebezit che non sbaglia un colpo. La succesiva “Waiting for the Streetcar” è forse una delle cause per cui Malcoom Mooney è stato ricoverato nei matti, più di dieci minuti a ripetere questa frase mentre la band si fionda su un puro e sano rock con gli assoli del chitarrista Karoli in primo piano. “Evening all Day” è una traccia molto bella, quasi ambient, qualcosa che ancora non si era sentito nel loro repertorio. “Deadly Doris” è forse la traccia più normale del CD mentre“Grablau” è un insieme di sperimentazioni, alcune maggiormente dettate dall’ elettronica, altre dal ritmo del solito Liezebit che ci delizia veramente tanto. Sono questi i Can che vogliamo sentire su quest’album, quelli della sperimentazione più pura e libera. “When Darkness Comes” è un pianto all’arrivo delle tenebre, qualcosa di dark assieme a “Blind Mirror Surf”, quest’ultima abbastanza inquietante e malata. “Oscura Primavera” dice tutto il titolo, una sorta di malinconia pervade l’inconscio ben sapendo che è primavera e che dovrebbe essere festa. Chiude “Bubble Rap” con Suzuki alla voce e dal tempo incalzante. Come primo CD siamo già veramente tanto soddisfatti.
Il secondo CD è caratterizzato da alcuni brani non proprio eccitanti come “Desert” “True Story” o “The Aggrement”, ma viene compensato dall’apertura della tribale “Your Friendly Neighbourhood Whore”, da una versione live di “Spoon” di ben più di 16 minuti, dal simil funky di “Midnight Sky”, dalle sonorità già sentite su “Ege Bamyasi” di “Dead Pidgeon Suite”. Belle anche “Abra Cada Braxas” che mette in risalto la voce di Suzuki e “A Swan is Born” che rimanda a “Sing Swan Song”. Poi nella conclusiva “The Loop” appare una chitarra acustica, mai sentita in un loro brano. Qualcosa di nuovo anche inserendo solo uno strumento in più. Buono anche il secondo CD.
Il terzo CD si apre con “Godzilla Fragment” e il suo eletronoise, si prosegue con il gli assoli di Karoli in “On The Way To Mother Sky”, una “Midnight Men” elettronica direttamente uscita dalle tastiere di Schimdt e condita anche con un assolo in puro stile jazz di Liezebeit. Bella “tripposa” “Network of Foam”, “Messer, Scissor….” è assolutamente ipnotica e “Barnacles” è disco funk (?!).”EFS 108” è un cavallo che traina una carrozza, se ne poteva fare tranquillamente a meno,“Private Nocturnal” è molto malinconica e potrebbe essere introdotta come brano in una colonna sonora per un film drammatico, la seguente “Alice” ripropone sempre un tema del genere ed in effetti fu messa come brano ad un film di Wenders. Chiudono due brani live che sono “Mushroom” e “One More Saturday Night”. Fungo è addirritura irriconoscibile, mentre Un altro sabato notte mantiene la sonorità originale del disco. Terzo CD un po’ leggermente sotto rispetto ai primi due. Ma ci sta…
Conclusioni definitive: tre ore e mezze di gran buona Musica e composizione con i suoi alti e i suoi bassi (di sicuro di più i primi) e che comunque saprà soddisfare le orecchie dei fan. E se non siete fan, solo chiedendovi quale altro gruppo ha sfornato così tanto (e bene) materiale da non essere stato inserito nei dischi ufficiali, capirete la magnificenza di questa band.
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