Scrivo queste righe mentre mi ascolto a tutto volume "unpodi", la canzone più ignorante del secolo XXI. Eppure difficilmente si può pensare a Caneda come un tizio ossessionato dalla figa e i big money a mò dei peggiori stereotipi da 5a elementare;
In realtà il suo personaggio è molto più complesso da capire: basta rivedere un secondo tutto il percorso artistico intrapreso negli ultimi anni, dalle collaborazioni più mainstream (cioccolata di Maruego, Il ragazzo d'oro di G.Pequeno, seven con j-ax, rocco hunt, fedez, baby k e compagnia) ai mixtape più sperimentali come Sinatra o Neda si sveglia a mezzanotte, del 2013. Ed è chiaro quindi, che siamo di fronte al classico "o si ama o si odia", perchè di fronte a questa discografia così eclettica non si riesce a trovare realmente una via di mezzo, un pò come per Dargen D'Amico che ti tira fuori dei capolavori come Nostalgia istantanea e poi fa le collaborazioni con i peggio individui.
Attivo dal 2007, Raffaello Canu con le sue canzoni e i suoi featuring provocatori è ben presto diventato oggetto di culto tra gli appassionati del rap italiano: pochi cantanti hanno saputo dividere così nettamente gli ascoltatori come ha fatto lui, rendendo la sua figura oggetto sia di lodi per le sue abilità nel writing, ma anche delle aspre critiche a causa del tono di voce non adatto a tutti, o per le già citate collaborazioni: attivo con la dogo gang, è poi uscito nel 2011 per alcuni conflitti con un'altra crew romana, gli ODEI (ora inattiva) ma questo è gossip.
Dall'uscita del club comincia la parte più figa della carriera: dopo la firma per la Honiro label (sì, proprio quella di Briga oddiouugombloddohmerdaah!1!1) si dedica esclusivamente a mixtape ed EP di forma sperimentale, fino al contratto con Newtopia che gli produce il primo album ufficiale, "la dolce vita". Peccato che sia uscito dalla label dopo un annetto, e quei bastardi abbiano ben deciso di rimuovere ogni traccia del suo operato presente sul sito ufficiale e sui social (what?).
questo mixtape, prodotto nuovamnte dall'Honiro, è un'ulteriore prova della "folle" genialità di Caneda: la sua fusione tra il rap più classico e lo slam (poesia di strada) è sempre di alto livello. Poi, all'improvviso il castello crolla con l'arrivo della hit a.k.a presa per il culo (speriamo) unpodi, e in 4 minuti avremo le idee ben chiare sulla sua eterosessualità (un pò di figah...un pò di figah....pam pam...pam pam...).
Questa mania di ripetere le parole è uno dei marchi di fabbrica del Caneda più mainstream e chi ha buone conoscenze di rap italiano probabilmente sarà a conoscenza della sua strofa ne "il ragazzo d'oro" (Il mio jeans è zarro perché è bianco/A casa piscio in un cesso bianco/Nel club rimorchio un cesso bianco/Il baffo della mia Nike è sempre bianco) o, in tempi più recenti, Cioccolata di Maruego (la cioccolata\ la cioccolata\ la canna\ la lascio colata\la figa\ la lascio colata).
Le varie direzioni stilistiche dell'album confermano la mente creativa di questo singolare artista, capace di prendersi gioco dei rapper odierni con unpodi, ma allo stesso tempo, esprimere concetti molto più sensati (heroine), dalle poesie d'amore (il ladro di cuori) alle ballad al pianoforte (zero santi) spaziando anche su basi trap (samurai). Forse un'ulteriore evoluzione del suo suono, forse un album troppo disomogeneo: in ogni caso un ascolto è consigliato (anche perchè il mixtape è gratuito sul sito dell' Honiro).
Che Caneda sia un genio o un idiota con la voce da zarro è ancora mistero...è innegabile però che rappare su una canzone di Vasco Rossi non è da tutti :)
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