Mr. Tamburino non ho voglia di scherzare
rimettiamoci la maglia i tempi stanno per cambiare
siamo figli delle stelle e pronipoti di sua maest� il denaro.
Per fortuna il mio razzismo non mi fa guardare
quei programmi demenziali con tribune elettorali
e avete voglia di mettervi profumi e deodoranti
siete come sabbie mobili tirate gi� uh uh.
C'� chi si mette degli occhiali da sole
per avere pi� carisma e sintomatico mistero
uh com'� difficile restare padre quando i figli crescono e le mamme
imbiancano.
Quante squallide figure che attraversano il paese
com'� misera la vita negli abusi di potere.

Sul ponte sventola bandiera bianca
sul ponte sventola bandiera bianca
sul ponte sventola bandiera bianca
sul ponte sventola bandiera bianca.

A Beethoven e Sinatra preferisco l' insalata
a Vivaldi l' uva passa che mi d� pi� calorie
uh! com'� difficile restare calmi e indifferenti
mentre tutti intorno fanno rumore
in quest'epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell'orrore.
Ho sentito degli spari in una via del centro
quante stupide galline che si azzuffano per niente
minima immoralia
minima immoralia
e sommersi soprattutto da immondizie musicali.

Sul ponte sventola bandiera bianca
sul ponte sventola bandiera bianca
sul ponte sventola bandiera bianca
sul ponte sventola bandiera bianca.

minima immoralia...
The end
my only friend this is the end

Sul ponte sventola bandiera bianca
sul ponte sventola bandiera bianca
sul ponte sventola bandiera bianca
sul ponte sventola bandiera bianca.
  • Martello
    8 gen 20
    Voto:
    Beh, non c'è niente da dire perchè ha detto tutto lui
     
Traccia 2: Bandiera Bianca (Remastered)
"Mr.Tamburino non ho voglia di scherzare, rimettiamoci la maglia i tempi stanno per cambiare". Non si poteva cominciare a parlare di Bandiera bianca senza citare il primo leggendario verso, dove Battiato dice a Mr.Tamburino (italianizzazione di Mr.Tambourine man, canzone di Bob Dylan qui usato come rappresentazione della leggerezza e dello svago) di rimettersi la maglia, di mettersi un limite perchè i tempi stanno cambiando. In questo modo surreale ci spinge nel pezzo che mischia citazioni non solo musicali, versi duri dove viene criticata la società ma sempre rinchiusi nel caleidoscopio battiatesco, diventando più leggeri e perciò comprensibili anche all'ascoltatore casuale.
"Siamo figli delle stelle, pronipoti di sua maestà il denaro" citando la celebre canzone di Alan Sorrenti, Battiato ci dice che è inutile che ci crediamo figli di qualcosa di sacro se poi tutti noi veniamo schiavizzati da averi materiali. "Per fortuna il mio razzismo non mi fa guardare quei programmi demenziali con tribune elettorali" uno dei versi più pesanti della canzone, dove Battiato disdegna l'intera classe politica italiana, definendo questo suo odio razzismo, quasi volesse affermare la sua superiorità mentale/spirituale rispetto a chi secondo Platone dovrebbe essere capace di guidare la società attraverso la conoscenza. "E avete voglia di mettervi profumi e deodoranti", cioè:quanto è inutile curare l'apparenza se poi il nostro essere è marcio. "Siete come sabbie mobili, tirate giù", la decadenza morale di alcuni personaggi (soprattutto quelli più avvantaggiati economicamente parlando) trascina tutti quanti con loro, normalizzando anche gli aspetti più malati della loro vita.
"C'è chi si mette degli occhiali da sole per avere più carisma e sintomatico mistero" può sembrare un appendice del verso sui profumi ma in realtà è una dimostrazione di autoironia spaventosa:durante il periodo de La voce del padrone nei videoclip di molti brani Battiato era solito portare degli occhiali da sole; questo è molto bello, perchè nonostante abbia un odio bestiale verso questa società con quel piccolo dettaglio praticamente dice "Si mi da il voltastomaco tutto ciò...ma anche io ne faccio parte"."Com'è difficile restare padre quando i figli crescono e le mamme imbiancano", nel pensiero collettivo si è inserita la voglia di non invecchiare, anche a settant'anni bisogna rimanere giovani e curare il proprio corpo; c'è sempre quel concetto dell'apparenza, dove gli adulti cercano costantemente di ringiovanirsi per non accettare la propria vecchiaia. "Quante squallide figure che attraversano il paese, com'è misera la vita negli abusi di potere", ennesima invettiva contro l'Italia di allora dove la vita di chi abusa del proprio potere viene definita come misera, come qualcosa di spicciolo e dimenticabile.
Eccoci arrivati al ritornello "Sul ponte sventola bandiera bianca", verso tratto da "L'ultima ora di Venezia" di Arnaldo Fusinato, e q
Tu e Bandiera bianca
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