L'ultimo album della Testa Riccia si apre da dove il precedente si era chiuso... un album facilmente sfruttabile a livello di concerto. Chi è stato a un suo concerto capirà benissimo a cosa mi riferisco: Michele Salvemini è un istrione sul palco e questo album gli permetterà di realizzare uno spettacolo divertentissimo.
Ma arriviamo al disco: è l'ennesima immagine dei tempi che scorrono. Continuano i ritratti tristi ma estremamente realistici di un'Italia in mano a furbetti, politicuncoli, giovani che non studiano e che hanno miti ed immagini di riferimento effimere. Spesso lo spunto è parlare della sua Puglia, ma in realtà ricalca una realtà nazionale di malcostume molto più accentuata nel meridione.
Tutto l'abum, come da lui promesso nel precedente, ha "Più stratocaster e meno deejay"; infatti tutto l'album è suonato e non ci sono campionamenti anche se l'elettronica non manca. Il pezzo di apertura, "La rivoluzione del Sessintutto", è un finto live con dedica a Jimi Hendrix; in realtà la musica ricorda tantissimo alcuni riff del buon Tom Morello con i RATM. Il pezzo si conclude con la distruzione della chitarra acclamata dal pubblico. Questo causa un buco temporale che fa apparire dal '68 una teen ager, Ilaria, che farà da filo conduttore per tutto l'album.
Demoralizzante è il brano "Pimpami la storia" dedicato al revisionismo storico, che sfrutta come filo conduttore i GGGGGiovani che non conoscono più la storia e non "hanno più valori" se non il fatto che l'immagine è tutto.
Atro argomento particolarmente interessante è quello legato al cambiamento di Ilaria, la ragazza del '68, che adattandosi ai nostri tempi, considera le persone solo se hanno un MySpace o la tim tribu; diventa "un'alternativa del cazz" che ha il Che sulla maglia ma poi alla fine è solo una figlia di papà (ingoia cioccolata Nestlé). Alla fine ne viene fuori un ritratto terribile di una persona falsamente "impegnata". Questo è "Ilaria condizionata".
"La Grande opera" è un chiaro riferimento alla commistione tra opere pubbliche e malaffare.
Molto carina è il crossover tra tarantella ed hip hop nel pezzo "Vieni a ballare in Puglia"; è alla fine un ritratto dell'inquinamento e dei pericoli sul lavoro presenti nella costa ionica Italiana.
Non starò poi qui a discutere di tutti gli altri brani, tra cui il primo single, se non la chiusura, "Bonobo power" dove alla fine si evince che "La scimma è un'evoluzione dell'uomo".
Tutto l'album è pieno di citazioni, dai videogiochi ai programmi tv, dai fumetti alla pubblicità come suo solito; non credo sia molto gradito agli under 30 anche perché certe citazioni sono datate metà anni 90 e potrebbero risultare incomprensibili.
In conclusione posso solo dire che ce l'ho da due giorni e sono 8 ore al giorno al lavoro con nelle cuffie sto cacchio di riccioluto che mi tiene compagnia.
Buon ascolto
Elenco tracce testi samples e video
08 Abiura di me (04:11)
Se pensi che possa cambiare il mondo ti sbagli alla grande. E' già tanto se mi cambio le mutande. voglio solo darti un'emicrania lancinante fino a che non salti nel vuoto come uno stunt man. Pensavi che sparassi palle? Bravo! io sono il drago di Puzzle Bobble. Come Crash mi piace rompere le scatole ma rischio le mazzate che nemmeno Double Dragon.
Sarà per questo che c'è sempre qualche bloggher che mi investirebbe come a Frogger. Gli bucherò le gomme e bye bye, al limite può farmi una Sega Megadrive. Non mi vedrai salvare un solo lemming, né stare qui a fare la muffa come Fleming.
Non darmi Grammy né premi da star ma giocati il tuo penny e premi 'start'.
RIT: Io voglio passare ad un livello successivo, voglio dare vita a ciò che scrivo.
Sono paranoioco ed ossessivo fino all'abiura di me. Vado ad un livello successivo dove dare vita a ciò che scrivo.
Sono paranoico ed ossessivo fino all'abiura di me.
Io faccio politica pure quando respiro, mica scrivo musica giocando a Guitar Hero. Questi argomenti mi fanno sentire vivo in mezzo a troppi zombie di Resident Evil. Macché divo, mi chiudo a riccio più di Sonic, fino a che non perdo l'armatura come a Ghost'n'Goblins. Mi metto a nudo io, non mi nascondo come Snake in Metal Gear Solid. Ho 500 amighe, intesi? Faccio canzoni mica catechesi! Prendo soldi con il pugno alzato come Super Mario ma non li ho mai spesi.. per farmi le righe come a Tetris. La scena rap è controversa, sfuggo con un salto da Prince of Persia.
Io non gioco le olimpiadi Konami, se stacco le mani l'agitazione mi resta. RIT.
Io non vengo dalla strada sono troppo nerd, non sposo quella causa, ho troppi flirt. Vivo tra gente che col Red Alert passa la vita sui cubi come Q Bert. Ho visto pazzi, rievocare vecchi fantasmi come Pac Man e Dan Akroid.
Ho visto duri che risolvono problemi alzando muri che abbattono come ho fatto in Arkanoid. Nemmeno Freud saprebbe spiegarmi perchè la notte sono di aumentare le armi. Perché la terra mi pare talmente maligna che in confronto Silent Hill assomiglia a Topolinia. Io devo scrivere perché sennò sclero, non mi interessa che tu condivida il mio pensiero. Non cammino sulle nubi come Wonder Boy. Mi credi il messia? Sono problemi tuoi! RIT.
09 Cacca nello spazio (04:28)
Hanno inaugurato lo spazioporto, la folla col fiato corto s'incolla all'asfalto come un gatto morto, guarda fisso lo shuttle lucido di smalto bianco col naso puntato in alto, accanto alla rampa di lancio. Arriva il sindaco nel cielo indaco del crepuscolo, rosso di lambrusco, parla e non si becca un fischio. Tutti applaudono quando notano che è pronto il varo con una bottiglia gran cuvee Laurent Parrier.
Tutta la ciurma vestita di gala si incanala, sfila per la strada che pare la prima della Scala.
Lo spazio non è il suo ramo ma vi si aggrappa come un koala, tipi snob che avrei affogato come cioccolato nel marsala.
Autorità di Lions e Rotary, prendono posto nel Discovery ma è pagato dallo stato quel pieno, questo è osceno, non Madame Bovary. Sulla terra è guerra tra poveri, non c'è posto se ti ricoveri. 321 contatto parte lo shuttle con tanto d'autografi.
RIT: Con uno shuttle stiamo mandando cacca nello spazio. Meglio così staremo più largh, cacca nello spazio. Extraterrestri è in arrivo cacca nello spazio. Voi siete artisti fate i cerchi nel grano, noi cacca nello spazio. Cacca nello spazio.
C'è un uomo di mezza età con la sua metà che ne ha meno della sua metà, un amore acerbo, colto certo nella disco a Poto Cervo. Il prelato ha pronto il verbo, del creato è molto esperto, dall'abitacolo caccia il diavolo ma ne maneggia lo sterco.
Il giovane cantante rap, è gia nella fase Rem, sogna lo star system, video space per la top ten.
Il business man punta su Giove per le fabbriche nuove. Vuole fare il pieno di lavoro alieno da pagare meno che altrove.
Il generale non ha più il fisico è bianco e tisico, avrebbe goduto più col Futurisiko. Uomini di stampo politico poggiano i loro culi regi sulle poltrone con i fregi, i soliti loro privilegi. Da lassù la terra pare una boccia dal peso di un'oncia, ricoperta d'acqua ma dalla doccia non cade una goccia. C'è chi si piglia tutto lo spazio e chi lo piglia in saccoccia, in piedi come pendolari sui treni Bari-Foggia.. Però sono contento perché
RIT: Con uno shuttle stiamo mandando cacca nello spazio. Non intasiamo le fognature, cacca nello spazio.
Extratterrestri cacchi votri, cacchi nello spazio. Altro che incontri ravvicinati. Cacca nello spazio.
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Altre recensioni
Di kopiro91
Lo stile non può definirsi solo RAP, ma anche uno stile che richiama tanto il rock degli anni sessanta di Jim Hendrix, unito alle atmosfere electropop e Folk.
Caparezza, ironico e molto umano, le sue liriche hanno un senso profondo (anche se non sembra), e poi è Pugliese comma a me! Nà!
Di trix
Caparezza credo sia l'unico artista italiano ad avere originalità, creatività e mantiene sempre un netto distacco dalla commercialità.
È da apprezzare il suo coraggio di dire chiaramente come vanno davvero le cose in Italia.
Di ogm
La musica di Caparezza credo che non possa nascondersi.
È uno dei pochi artisti italiani che rende attiva la musica italiana.
Di donnie darko
Io trovo che sia un artista unico, con un genere tutto personale che coniuga una facilità di scrivere testi unici e profetici dire verità scomode.
'Le Dimensioni del mio caos' è un disco che ascolto ininterrottamente da quando è uscito.
Di JpLoyRow
"Le dimensioni del mio caos è un gran bel lavoro... Musicalmente parlando, la varietà di generi è notevole."
"'Pimpami la storia' mette i brividi per quanto, ahimè, vera; 'La grande opera' è un pezzo monumentale."