Bella gente,

sono moooolto contento quando un artista come il signor Rezza Capa riesce ad ottenere grandi risultati come quelli di questo disco (e in linea di massima anche dei successivi).

"Verità supposte" è un disco eccezionale perchè pur mantenendo una voluta originalità ed un certo distacco dal resto del mainstream italiano grazie a testi che sembrano partoriti da una mente aliena tanto sono geniali, conserva una certa attenzione per l'orecchiabilità.

Un esempio lampante è il tormentone "Fuori dal tunnel (del divertimento)", pezzo dal ritornello superorecchiabile che ironizza sul modo di divertirsi esasperato della gente che si svena tra discoteche e night, e che ironicamente ha preso la forma di disco-tormentone balneare.

Altri pezzi molto interessanti sono l'antirazzista "Vengo dalla Luna", l'autobiografica "Iodellavitanonhocapitouncazzo", la nostalgica "Limiti", le indignate "Il secondo secondo me" e "Nessuna razza".

Ma un pò tutti i brani di questo disco, seppur non molto vari quanto a sonorità, sono apprezzabili.

Molto originali sono anche l'ormai inconfondibile voce in falasetto del Capa e gli arrangiamenti in bilico tra il rock e l'hip hop (cercare di trovare l'inizio di uno e la fine dell'altro è un pò come guardare il mare e non accorgersi di dove finisce l'acqua e comincia l'orizzonte...).

Il disco è senza dubbio da 5 stelle.

P.S: Viste le reazioni negative alle mie recensioni e i sempre più frequenti "RITIRATIIII!!!", ultimamente prima di DeRecensire qualcosa mi torna in mente il ritornello di "La legge dell'ortica": "E' per questo che seguo la legge dell'ortica che ogni giorno mi incita. Quando butto giù un testo che vuoi che ti dica, non c'è gusto se non irrita!"

Bella. 

Carico i commenti...  con calma