I critici l'han massacrato, i puristi lo odiano, sembra che lo stesso Captain Beefheart l'abbia disconosciuto... e invece "Unconditionally Guaranteed" è perfetto. Certo, è diverso da "Trout Mask Replica", ma se è per questo son pochi gli album di Beefheart che si somigliano. In fondo, se ci ha abituati a qualcosa è stato proprio al continuo cambiamento, e così, cambiato paese (all'epoca si era trasferito in Inghilterra) e casa discografica (cosa che non gli è stata perdonata) sforna questo disco, sicuramente più leggero come atmosfera, ma non certo meno impegnato. Basta ascoltare la sua voce, intensa in ogni traccia, per smentire tutte le critiche rivoltegli senza pietà.

E' stato accusato di sentimentalismo, troppe canzoni d'amore, ma il capitano ne aveva già scritte e di bellissime (andate ad ascoltare "Her Eyes Are a Blue Million Miles" dall'album "Clear Spot"), ed è stato accusato di essersi venduto... Un uomo famoso per aver detto: «Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla.» non può avere interesse a fare un disco "commerciale", ma sapeva che l'avrebbero detto, basta guardare la copertina...

La ragione del cambio di stile è in realtà molto semplice, quest'album è stato scritto a quattro mani con la compagna Jan, non poteva non parlare d'amore e non poteva non essere dolce.

Anche i musicisti della "Magic Band" (ribatezzata "Tragic Band" per l'occasione) non l'han passata liscia. Eppure il suono è pulito, qualche imperfezione si sente solo in cuffia e comunque è dovuta alla registrazione e al missaggio e non all'esecuzione. Riguardo alle esibizioni dal vivo poi, sia nei concerti che in televisione, non si può rimanere indifferenti davanti al lavoro eccezionale di Del Simmons, genio del sax.

Homer Simpson ha detto "tutti sanno che il rock ha raggiunto la perfezione nel 1974, è un fatto scientifico", questo disco ne è la prova inconfutabile.

Carico i commenti...  con calma