Troppa pulizia in homepage; troppo recensioni all'acqua di rose. Occorre rimediare con un qualcosa di schifoso, di inascoltabile.
Che ben si addice alle imminenti festività.
Quest'oggi non sarò solo perchè in via del tutto straordinaria mi darà una scheletrica mano, un emaciato aiuto il mio alter ego. Quel Genital Grinder, sminuzzatore di testicoli traducendo nella nostra armoniosa lungua, che è anche il titolo di una solare canzone dei Carcass. Scelta non casuale ordunque la collaborazione a quattro mani, o a quattro piedi con GG!!!
Tutto nasce dalla fervida mente del compianto John Peel, celeberrimo conduttore radiofonico della BBC Inglese.
John ebbe il coraggio di far partecipare alla sua notissima trasmissione la "creme" del nascente movimento metalloso che ha preso il nome di Grindcore; l'ultima vera e propria fiammata innovativa di un genere, il Metal, che sul finire degli anni ottanta non se la passava troppo bene. Ecco allora spiegata la presenza dei Carcass e dei Godflesh negli studi della BBC. Possiamo ben immaginare il caos totale prodotto dalle due band durante le sedute di registrazione: John ed i suoi collaboratori sdoganano un qualcosa di minaccioso, un immondo e nevrotico caos musicale che avrà certamente lasciato di stucco buona parte dei numerosi ascoltatori.
I Carcass, allora giovanissimi ma già determinati e con le idee chiarissime su dove arrivare, registrano un totale di otto brani in sue distinte sedute equamente divise come numero di "canzoni" (per modo di dire); la prima nel dicembre del 1988, la seconda esattamente due anni dopo.
Siamo quindi agli albori, nella primordiale parte di carriera; logicamente quella più estrema e distruttiva a livello di suoni, di approccio alla materia musicale. Testi tratti da libri di patologia medica, il doppio growl di Jeff e Bill a seminare distruzione; registrazioni comunque accettabili, in presa diretta in una sorta di live. Grindcore di una cattiveria, di una ferocia da risultare quasi inascoltabile anche da parte di chi è abituato da decenni a questi frastuoni raggelanti. Si erge come vorticoso vertice "Cadaveric Incubator Of Endo Parasites": consiglio di seguire il testo di questa amena e floreale canzone d'amore...Difficile spingersi oltre, difficoltoso trovare un qualcosa che superi tale dimostrazione di raccapricciante cattiveria. Null'altro da aggiungere riguardo i Carcass...REEK OF PUTREFACTION...
Spetta alla Carne di Dio di Justin Broadrick cercare una concreta ed incisiva replica. E riescono nell'intento, registrando i loro quattro brani nell'agosto del 1989. Siamo da tutt'altra parte rispetto al Grindcore; i Godflesh stanno per pubblicare l'esordio sulla lunga distanza Streetcleaner, lo faranno nel novembre dello stesso anno, ed hanno quindi la possibilità di "rodare", di far conoscere una parte dell'album. Diabolico il risultato: asetticche industriali note, accompagnate da una drum machine dai ritmi funebri, cupi e funesti. Una colata incandescente di esplosivo e putrescente magma. Un suono di chitarre lancinante, al limite del Noise; un basso incessante nel produrre ritmiche asfissianti. "Like Rats" dalle cadenze marziali e distaccate è ancora oggi uno dei brani più significativi e che al meglio mette in risalto il percorso seguito dalla band in tutta la carriera a seguire...
...VI RIPRODUCETE COME DEI TOPI...
John Peel era un genio; Carcass e Godflesh lo sono altrettanto.
Ad Maiora - Diabolos Rising 666.
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