Federica (Nancy Brilli), bellissima mantenuta riunisce nella villa del suo amante la sua ex classe, dopo 15 anni dall'esame di maturità. C'é chi è diventato sottosegretario (l'irritante Vallenzani Massimo Ghini), chi si è sposata proprio con un ex compagno di classe ed è in crisi (Eleonora Giorgi), chi come Ciardulli aka Tony Brando (o Mike Foster) ha fallito come cantante ed ora è sul lastrico a seguito dello" schiaffo d'Anagni" reo a suo dire solo di aver anticipato con un'esibizione del suo successo "Collant Collant", quello che poi hanno fatto Madonna e Prince.
Fabbris, bel ragazzo al liceo, ora invecchiato precocemente e stempiato, che non viene riconosciuto da nessun compagno e quando viene riconosciuto viene deriso fino al punto di dover lasciare la festa Celebre la battuta di Finocchiaro (Angelo Bernabucci) genuino proprietario di un centro carni a Fabris "Guardate com'eri guarda come sei... Me pari tu zio"
Per contro c'è anche chi è migliorato come Toscani che da ragazzo afflitto dall'acne ora è un bell'uomo, ancora invaghito di Margherita (Giusi Cataldo) sposata ora con un geloso carabiniere meridionale. Per i due ormai è troppo tardi....
E poi c'è Ruffolo Er Patata (Carlo Verdone), insegnante di lettere in un liceo privato romano, ha il matrimonio a pezzi con una moglie rozza e una relazione "molto pulita" con una sua studentessa Cri Cri (Natasha Hovey), Lino Santolamazza (Alessandro Benvenuti) magistrato di Corte d'appello rimasto paralitico a seguito di un incidente stradale ma che in realtà sta semplicemente fingendo avendo architettato lo scherzo con il ginecologo burlone Lepore (Maurizio Ferrini)e Maria Rita Amoroso (Athina Cenci) psichiatra che viene subissata di quesiti dai suoi ex compagni di scuola e cerca anche devotamente di risolverli, salvo poi entrare in crisi anche lei. Indimenticabile anche Postiglione (Luigi Petrucci) logorroico e petulante che viene zittito da Finocchiaro e Tony Brando con una dose massiccia di sonnifero
Verdone lascia le sue spassosissime macchiette per regalarci due ore di comicità pura con un velo di malinconia che in alcune fasi si fa più pesante. Pungente, comico, malinconico, divertente.. convivono tutte queste emozioni in questo film gioiellino. Verdone osserva la sua generazione riprodotta in questo film quasi con distacco, ma nello stesso tempo graffia, eccome se graffia, ciò si percepisce in tutta l'atmosfera del film apparentemente goliardica e culmina nella frase finale della studentessa che ha una relazione con Er Patata che laconicamente afferma :"io non voglio diventare come voi".
Verdone riesce sapientemente a concentrare ironia e polemica, malinconia e sarcasmo, riuscendo a dirigere una ventina di attori senza notevoli cali di ritmo, certo è che è aiutato dalla bravura degli attori scelti, ognuno ben immedesimato nel suo personaggio. Insomma una prova corale degna di nota. Fra tutti forse il più appagato è Finocchiaro nella sua comicità un po' grezza, e arricchito con la sua macelleria, si sente realizzato e forse anche Tony Brando, nonostante i debiti poi ripianati in parte con una scena esilarante di "elemosina" chiesta suoi compagni, ha ancora lo spirito da bambinone e ancora un po' di ingenuità.
Eccezionale quando cerca di vendere il quadro Sironi a Finocchiaro
-Tony Brando: senza contare che è anche un ottimo argomento di discussione, tu non sai a me quante serate ma risolto,
-Finocchiaro: ma se c'ha le zinne viola
-Tony Brando: Infatti, uno se chiede: se c'ha le zinne viola, de che colore c'avrà er culo?"
-Finocchiaro: "See, turchese..."
Ma la palma di migliore va al goffo Er Patata secondo me, perché il suo personaggio è un po' lo specchio di tutto il film e forse anche la rappresentazione in unico personaggio di tutte le sue splendide macchiette. Un film che ho visto e rivisto e che non mi stanca mai, divertente anche dolce ma fondamentalmente amaro per un tempo che non può tornare.
A proposito io del finale non ho mai capito se l'On.Vallenzani violenta la studentessa del Patata o la studentessa ci sta... chiaritemi questo dubbio voi.
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