Bologna. Una città come tante altre nella nebbiosa conca padana, eppure una città che da diversi anni sforna fior fior di artisti . Non mi riferisco ovviamente ai Carried Out di turno... anzi sì, vah... in fondo ci voglio bene.
Il gruppo è all'attivo dall'autunno del 2006 e nel dicembre del 2007 ha dato alla luce alla sua prima "fatica": "Roots of Chemistry".
Amanti della scienza e feticisti delle provette direte voi... tutt'altro. Il quartetto spunkeggiante bolognese ci propone un mix dignitosissimo di punk rock, indie e hardcore melodico west coast davvero niente male.
Il lavoro si apre a manetta con "Escherichia coli", brano veloce e secco, omaggio a tutti coloro che almeno una volta nella loro vita si sono sentiti almeno un po' batteri della flora intestinale. Segue il potente attacco di "Net Below" brano punkrock in piena regola. La terza traccia è "The Stoic suicide", una delle tracce sicuramente più valenti, dove un incipit ingannevolmente clean apre ad una grintosa galoppata melodic hardcore fra No Use for a Name e alternative rock. E' poi la volta di "Double Bond" il "lento stendignocca", introspettivo, quanto basta, punk melodico. E questo richiamo alla chimica non poteva che terminare con l'hardcore di "Arsenic free diving" dove il gruppo tira fuori forse un po' più di incazzo e volgia di farsi sentire.
Giudizio complessivamente positivo. La registrazione certo poteva essere curata di più, ma nulla da rimproverare ad un demo di tale entità. Questi ragazzi hanno ancora molto da dare e credo siano su una buonissima strada e quale trampolino migliore dell'underground bolognese ? Tutti direte voi, e potreste anche avere ragione. Chissà magari un giorno vedremo anche i Carried Out negli annales dei big della musica alterantive e punk.
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