"Musica infusa in eterna grazia... bella e dolce come oppio". (Vice - Album del mese 10/10)
"Cass McCombs (...) si avvicina alla perfezione". (The Sunday Times - 4/5)
"Una meravigliosa collezione di veleno e spettri". (Music Week)
"Ci sono echi di The Smiths, House of Love e perfino The Bunnymen, ma è solo uno spunto che serve per partire e poi spingersi molto più avanti. Decisamente raccomandato". (Uncut - 4/5)
"Gli arrangiamenti di PREfection sono dotati di una ricchezza enorme, di malinconia, riverberi di vita e di morte. Coloro che cedono alla sua bellezza si nutrono di essa in ogni forma". (Mojo - 4/5)
Credetti di averlo incontrato - Cass McCombs - ad un concerto di quelli che meno te lo aspetti (d'altronde lo stesso Mark Kozelek impazziva per gli Ac/Dc). Poi non fui così tanto sicuro, che nulla capii di quello che mi disse e come autografo si firmo' MIKE-e-qualche-cosa. O era lui (ed era sbronzo quanto me) o non era lui - ed allora era più sbronzo di me.
Due lavori interi per McCombs (e tra i due un'infinita serie di singoli, e.p., collaborazioni e progetti assoriti) - "A" il primo, risalente a 14 mesi fa, disco dell'anno per il sottoscritto e gemma di bellezza impressionante: come Nick Drake un desolato outsider senza speranza, come Will Oldham con ancora più talento ed uguale malinconia, un pagliaccio nel circo della nostalgia e della disillusione. Non a caso: capolavoro.
Arriva ora nei negozi "PREfection", e chi s'aspettava una botta di depressione rimanga deluso. Quì non si parla di Coldplay, U2, R.e.m. e cazzate mainstream: quì ci si infanga con la musica perchè non si sa dov'altro infangarsi e tutti cambiano e nessuno rimane uguale a se stesso e Cass McCombs è cresciuto. "PREfection" è una collezione di canzoni fratturate, sognanti e desolate ma stavolta rumorose. Su tutte, "Tourist woman" e "Sacred Heart", l'una una cavalcata rock acida e intensa, l'altra una fumosa dichiarazione d'amore sorretta da un giro di chitarra lacerante.
Persino il buon vecchio John Peel - poco prima di trasferirsi in un mondo migliore di questo - ebbe a definire il fanciullo come "uno dei più dotati songwriter dell'indie-rock attuale". Che sappiate una cosa: in un mondo discografico oramai impazzito dove tutti copiano tutti e copiano se stessi, il coraggio di cambiare è la più grande rivoluzione.
Spetta a voi ora crederci o no.
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