Nella recensione del primo CD dei messicani Cast facevo cenno alla loro prolificità. Eccone subito la prova in quanto anche questo secondo lavoro vede la luce nel 1994 (così come il terzo!). La cosa non deve stupire più di tanto in quanto in 15 anni di attività i Cast avevano composto tantissimi brani per cui presumo che giustamente non vedessero l'ora di iniziare a registrarli (e una volta che c'erano tanto vale esagerare e produrre materiale per parecchi CD...).
La particolarità di questo disco, rispetto al precedente, sta nel fatto che i primi 7 brani sono composizioni che risalgono al 1985 mentre gli ultimi 5 sono del 1994. A quanto pare i Cast volevano proseguire l'opera di ricostruzione filologica della loro storia musicale ma allo stesso tempo volevano anche iniziare a dare un'idea di quello che era la loro produzione musicale più recente. Tuttavia se devo essere sincero devo confessare che non avverto grandi differenze tra le composizioni risalenti all'uno o all'altro periodo. Per dirla tutta non vedo grandi differenze neanche con il CD precedente: la musica prodotta dai Cast è un prog di matrice tipicamente anglosassone, sinfonico, all'interno del quale si possono cogliere riferimenti sia ai gruppi storici degli anni '70, Genesis in testa, che al new prog anni '80 di scuola Marilliion.
Anche in questo caso la registrazione un po' impastata ed attufata non rende giustizia ai brani che però, va detto, mancano di quel guizzo compositivo che attira la nostra attenzione e ci fa venire voglia di ricominciare subito l'ascolto. Brani piacevoli, romantici, ma che ancora una volta si assomigliano un po' tutti rendendo alla lunga l'ascolto abbastanza noioso. Anche in questo caso siamo di fronte ad un disco onesto ma che non diverrà certo un classico del genere: in fondo non dimentichiamo che quantità non coincide necessariamente con qualità.
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