Commediola pecoreccia del 1980 di Castellano e Pipolo che vede come protagonisti Adriano Celentano, in quel periodo sulla cresta dell'onda come attore, e Ornella Muti in forma eccellente.
Il buon Celentano interpreta il personaggio di Elia, ricco stronzone latifondista amato e rispettato da tutta la piccola comunità agricola. Vive in una fattoria-villa con la sua tata nera che lo rimbrotta per il suo essere cafone e chiuso in una vita salutare priva di spassi e mondanità, ma fatta di lavoro e cibi genuini. Ed ecco che arriva per caso, causa guasto alla macchina, la ricca e capricciosa Ornella che approfitta dell'ospitalità della tata e si impone nella vita del calmo Elia, il quale la snobberà pesantemente. Ornella fa di tutto per conquistare il super fattore Elia che per esaperazione alla fine cederà.
Adriano si cala davvero bene nella parte dello stronzone ed esibisce le sua simpatica faccia da schiaffi per tutto il film. La parte dello sciupafemmine non gli si addice, ma pare che il suo essere burbero (e ricco quarantenne) sia la chiave per conquistare donne capricciose. Il picco del pecoreccio si raggiunge quando in piazza del paesino Elia sfida una macchina per la pigiatura dell'uva e vince. Il paese lo sostiene cantando un'improbabile trash-song "Dai che ce la fai, riuscirai" con splendido (classico) cameo dell'esultante Jimmi il fenomeno. La musichetta del film è simpatica e tutto sommato la storiella è buffa.
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