Twilight nasce nel 2005 dall’autrice Stephenie Meyer che lo pone come volume iniziale di una trilogia poi allungata di un ulteriore volume. Successivamente, nel 2008, il libro viene trasposto su pellicola riscuotendo un notevole successo nelle ragazze tra i 13 e i 18 anni senza negarsi però molti appassionati anche in altre categorie. Personalmente ho potuto vedere soltanto il film che, da quanto mi è dato sapere, rispetta abbastanza fedelmente il testo originale. La Meyer e il suo prodotto "La storia di Twilight" è semplice: l’amore tra una giovane umana e un vampiro. Il plot è estremamente semplice se non addirittura scheletrico: lei è innamorata di lui che a sua volta ricambia ma mantiene le distanze per paura di ferirla. La Meyer tratta con estrema banalità questa unica tematica rendendola piatta e priva di qualsiasi sfumatura.

I due protagonisti rimangono altrettanto anonimi, quasi trasparenti nella loro totale inconsistenza narrativa. Tutti i personaggi in generale appaiono incredibilmente idioti: su tutti i vampiri/mannari che non si capisce come siano sopravvissuti tutti questi secoli visto il loro comportamento che manco un sordo li scambierebbe per umani. Partendo da queste basi Twilight risultava già notevolmente svantaggiato rispetto a tutti i suoi concorrenti ma il film avrebbe potuto comunque migliorarsi nella qualità complessiva tramite un buon lavoro di regia e co. Peccato sia avvenuto l’esatto contrario. Vediamo come.

LA TRASPOSIZIONE SU SCHERMO

Quello che più manca nella pellicola e ogni forma di pathos, il che porta alla presenza di una infinita cappa nebbiosa fatta di noia e sbadigli. I colpevoli principali di questo sfacelo sono tre: regia dell' ignota Catherine Hardwicke, sceneggiatura, recitazione e montaggio. Come sceneggiatrice è stata scelta Melissa Rosenberg già nota per il suo lavoro in note serie TV come "Dexter", in cui l'ho discretamente apprezzata, e "The O. C.", evidentemente la statunitense ha il difetto di adattare la qualità dei suoi testi in base al prodotto che le viene consegnato non riuscendo a risollevare i dialoghi dalla palude stantia in cui si trovano.

Un esempio ? "Bella ti ricordi di Billy Black ?" (un tizio sulla sedia a rotelle) "Si ! Ti trovo bene ciao !". Io ho subito pensato che o Bella è seriamente cerebrolesa oppure ha un senso dell'umorismo quanto meno … particolare. Il livello in generale si mantiene su questo esempio, tranne nelle scene "romantiche", in cui riesce addirittura a peggiorare; vedasi Edward che dice a Bella che è la sua dose di eroina preferita... A questo si aggiungono i due attori protagonisti, Kristen Stewart e Robert Pattinson, che sono al limite del ridicolo in quanto a recitazione. La posizione standard di Bella per buoni tre quarti del film è: testa leggermente alzata con bocca semi aperta che non oso immaginare quante mosche le siano entrate in bocca durante le riprese. Per Edward il compito è più facile dovendo soltanto fare la faccia impassibile da fighettino o al massimo, e qui sorgono le difficoltà, l'espressione di desiderio-vomito trattenuto quando vede Bella.

Il montaggio di Nancy Richardson si rivela altrettanto scadente: ritmo spezzettato, scene troppo lunghe e altre troppo corte ecc… Scelte dettate dal più completo non-sense. Passando al comparto visivo-sonoro l'impressione non è particolarmente migliore. Gli effetti speciali, SPERO per i pochi fondi, sembrano risalenti a dieci anni fa (e manco perché già all'epoca c'era matrix), vampiri che nei salti si spostano come levitando o seguiti da una scia dando un 'impressione di pupazzetto spostato da fili che è impressionante, per non parlare della "corsa" che credo sia palesemente ispirata a quella dell'anime di naruto.

La colonna sonora strappa un po' più della sufficienza rimanendo comunque abbastanza banale, ma soprattutto male inserita nelle varie scene, a volte suggerendo addirittura l'emozione opposta a quella dei dialoghi (scena del lago su tutte).

GLI ELEMENTI DEL SUCCESSO

Ma allora perché questo successo ? La spiegazione a mio parere è che si tratti di un prodotto commerciale costruito ad arte: la teenager in cui molte, se non troppe, si identificheranno, la presenza di personaggi che hanno il solo pregio di essere belli, e per finire gli elementi fantasy (sigh) che li rendono pure fighi. Aspetto di vedere il seguito per farmi altre quattro risate.

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