Torno a scrivere su DeBaser dopo un periodo di sosta che avrà fatto contenti molti anti metallari, e ovviamente torno a parlare di heavy metallo allo stato solido. Il piatto oggi è fortissimo, perchè lo stereo si accende su "Inflikted" dei Cavalera Conspiracy, ed è pronto a urlare tutta la sua furia nelle vostre stanzette schifose fino a farvi esplodere il cervello! Infatti l'album è un gioiellino del thrash-death, incazzato come una iena e veloce come chi scappa da un cane che vuol mordergli il culo...

Come tutti sapranno i fratelli Cavalera sono gli artefici della macchina Sepultura, la grande band brasiliana che a fine anni '80 fece pulsare e pogare i thrshers più nevrotici. Album come "Schizophrenia" e "Beneath the Remains" finirono dritti dritti nella collezione degli imperdibili del genere, ma purtroppo a metà anni '90 il litigio tra i due fratelli portò Max (il singer) fuori dal gruppo. Ora, a 10 anni di tempo, Igor e Max si sono riappacificati. Si sono trovatiin studio, e hanno dato luce alla nuova creatura. Le chitarre urlano devastanti a ritmi serrati, la batteria è colpita cobn disgraziatissima violenza, quasi con letale voglia di sfondarla; i vocalizzi urlanti e i ritmi travolgenti rendono subito appetibile l'album, ovviamente consigliato solo ai palati più adatti a tali bombardamenti!

Se abitate in condominio, mandate a farsi fottere quelli del piano di sopra e alzate il volume!

Se abitate in casa da soli, ma a rompervi i maroni arriva la mamma, mettetele in mano dieci euro e mandatela a fare shopping: potrebbe subire un duro contraccolpo.

Se avete un truzzo che vi sta sulle scatole e volete eliminarlo, portatelo in camera e cliccate su play: la sua intera specie si estinguerà sotto i ruggiti dei Cavalera.

Se avete amato i Sepultura, il thrash in generale e il metallo estremo nel complesso preparatevi ad uno scossone tellurico che non dimenticherete facilmente. Go!

Parte la title track, un ritmo incalzante e potente. Un rullante vibrante apre "Sanctuary", altrettanto disarmante! Splendida è "Terrorize", ritmata e cadenzata nel suo incedere feroce, violento. Buone tracce sono "Black Ark" e "Ultra Violent", mentre l'arrivo di "Hex" fa presagire qualcosa di mastodontico. Tutto scorre ad una velocità incontrollata, la furia galoppa e quasi sembra distruggere tutte le cose che ci fanno male, che ci fanno schifo. Il finale rallentato dona oscurità al pezzo, poi arriva la volta di "The Doom of All Fires". Ti travolge e ti devasta, ti prende e ti trasporta con un ritornello al tempo stesso accattivante e cattivo, cattivissimo come il peggior metallaro non può nemmeno sognerebbe! "Bloodbrawl" mi è sembrato un pezzo "onesto", di passaggio tra una canzone prepotentemente ottima ad un'altra: sto parlando dello sfogo violento di "Nevertrust", un'escalation di violenza e assoli psichedelici. Anche i due ultimi brani, "Hearts of Darkness" e "Must Kill" sono dotati di un sound massiccio e un ritmo coinvolgente.

Insomma, il disco è consigliatissimo. Adesso arriverà il solito rompiballe di turno a dire che per me ogni disco metal è un capolavoro ma noi ce ne sbattiamo, ci ridiamo assieme e magari gli offriamo pure da bere... ma intanto, voi metallari, andate ad ascoltarvi sto pò pò di roba!

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