Sono un aspirante metallaro.
Mi sono iscritto all'"Università Mondiale per Metallari" e ho chiesto che a farmi da tutor fosse il mio amico Maledetta Primavera.
Ho studiato da privatista, ma ora è il momento dell'esame finale, a Londra, nella sede centrale dell'Università: ad accompagnarmi, il fido compagno di "lagna-rock" Josi ed Innescare.
Due ore di volo e incontro il mio tutor: "Puoi scegliere il luogo dell'esame: il 'Sin City', che è mooolto estremo e c'è bisogno di un abbigliamento adeguato, o il 'Mean Fiddler'"
Il fin lì distratto Josi, si ripiglia ed esclama: "Ehi! Al Mean Fiddler ci hanno suonato i dEUS!"
Conclusione: vada per il Mean Fiddler, andiamo in pellegrinaggio in uno dei "luoghi sacri".
Prima prova da affrontare: la coda.
Puzzo di piscio per strada, una cascata (a intervalli regolari) di una non ben identificata sostanza liquida da un tubo sul muro adiacente, gente che rutta per passare il tempo e non ho nemmeno una birra per rispondere agli "ululati"…
Ahia… si mette male…

Entriamo e scopriamo chi suonerà questa sera: i famosissimi "Centurions Ghost"!
Il popolo metal si sta già scaldando grazie a grugniti provenienti dagli amplificatori, noi ci gustiamo una birra calda: perché i metallari sono estremi, e la birra la bevono calda…
Seconda prova: l'abbigliamento.
Il popolo metal è nero-vestito con t-shirt inneggianti a impalamenti e/o torture, io ho una t-shirt bianca con su scritto "Lambretta" e una ragazza in sandalini e vestitino da sera accomodata languidamente sul sellino del motorino… ma soprattutto ho anche l'Ascella Purificata…
Ahia… si mette male…
Inizia il concerto: 4 capelloni iniziano a violentare gli strumenti e a roteare le chiome. Io ho i capelli corti, e cerco di farmi accettare dalla comunità guardandomi intorno con lo sguardo truce di chi ha perso i capelli in una gara di pogo al concerto dei "Purulent Spermcanal".
Il popolo metal si spinge (quando va bene) e le gomitate sono prese con un sorriso sulle labbra, un po' come quando le persone si presentano stringendosi la mano.
Sento che la prova è troppo difficile per le mie possibilità…

Le chiome continuano a ondeggiare, i grugniti si susseguono, io non capisco le parole del cantante nemmeno quelle poche volte che si rivolge al pubblico.
Cerco di scappare e vado in bagno, dove il lavandino è puramente ornamentale: nessuno lo usa, il regolamento metal lo vieta. Io non resisto e dopo i miei bisognini mi lavo le mani.
Ahia… si mette male…
Torno e il concerto è finito: mi sono perso il grunito finale… Josi mi fa: "Che ne dici del gruppo di supporto?"
"Guarda che LORO erano il gruppo-gruppo!"
"Ah sì?" risponde sgranando gli occhi, e colgo un velo di sconforto e rassegnazione sul suo volto.
Il DJ inizia a mettere i dischi: di che genere? metal, ovviamente…
La gente intorno a me continua a pogare, io mi siedo affranto su un seggiolino e provo l'ebrezza di vedere il cantante di prima che viene a salutare chi era seduto al mio fianco: rischio lo svenimento per la sua potenza ascellare.
Josi "si fa spegnere" una sigaretta sul gomito: anche questo fa parte delle usanze metal, peccato che lui non lo sapesse, ed è ancora lì che si massaggia a distanza di giorni.
Una balena a due metri da me inizia una danza disgustosa, che interpreto come un inizio di rituale di accoppiamento. Comincio a pianificare una fuga, mi preparo per sgusciare via come un'anguilla, ma le mie paure si rivelano infondate: dopo 20 secondi un capodoglio le ficca un metro di lingua in bocca e sono salvo.
Improvvisamente le mie orecchie sentono qualcosa di vagamente familiare…
"Ma questa… questa è "All The Small Things" dei Blink 182!! Noooooo, questo è veramente troppo!".
Scappo, mando al diavolo l'esame e l'Università del Metal, torno a casa, mi metto le mie cuffie dell'iPod da fighetto e cerco di addormentarmi ascoltando "Kiss Me Licia" di Cristina D'Avena chiedendomi cosa sarebbe successo se fossimo andati al Sin City…
Mi dispiace, ci ho provato, ma il metal non fa proprio per me.
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