Incrociate i Cynic e il peggior gruppo grind in circolazione, ad esempio i Mortician.
Cosa ne verrebbe fuori? I Cephalic Carnage.
Questi paladini delle virtù benefiche di marijuana et similia (date un'occhiata al sito) dovrebbero fare un bel Hyrdo Grind… Cosa voglia dire non lo so tanto bene ma di sicuro cercano di riprodurre attraverso la loro musica quella Cephalic Carnage che loro raggiungono in ben altri modi.
Provate ad immaginare… no che dico? Non riuscireste mai ad immaginare nulla di simile. Qui regna la totale irrazionalità, il disinteressamento verso l’ascoltatore raggiunge picchi elevatissimi, difficilmente potrete pensare di non essere nello scantinato a sentire dei vostri amici cazzoni che jammano o per meglio dire "Grindano".
Avete mai sentito un disco in cui a metà canzone il ritmo rallenta improvvisamente, come se fosse rovinato il cd o qualcosa del genere, ma che piano piano aumenta sempre di più di più fino a fermarsi improvvisamente lasciandovi a bocca aperta? No, non pensate ad effetti inseriti durante il mixaggio, tutto vero, i nostri cari Cephalic Carnage hanno coglioni e controcoglioni.
Avete mai sentito un disco dove da un fraseggio tipicamente grind, a base di blast beats si viene immediatamente catapultati all’interno di una parte atmosferica, estremamente dissonante quasi jazz per il tempo e gli accenti assurdi, quasi Cynic, per poi ritornare alla realtà ed essere nuovamente travolti da una specie di drum machine umana accompagnata da un piccolo Sam Fisher che ci gorgoglia tutta la sua rabbia e la sua pazzia?
I Cephalic Carnage sono questo ed altro, riff dissonanti, raffinata follia compositiva e un continuo contraddirsi, passando da tempi più propri al jazz per la loro assurdità a semplici muri sonori di chitarre ribassate, blast beats e growl spaventosi.
Ora non so se questo sia l'effetto di una vera e propria abilità/follia dei musicisti o se la mente e l'"abilità" compositiva sia notevolmente agevolata dall'uso (abuso) delle piantine di cui parlavamo prima, ma presuppongo che tutto ciò sia da attribuirsi ad entrambi i fattori. Probabilmente questa sarà l'unica recensione dei Cephalic Carnage che farò dato che non ci sono differenze rilevanti all'interno della loro discografia, a parte l'ultimo mini cd che va a fare parte di una trilogia la cui funzione è esplorare i confini più estremi e "sofferenti" del doom.
Non ho neanche parlato delle singole canzoni perché si assomigliano un po' tutte tra loro (non che sia un difetto eh!!!), sono tutte composte da questi elementi: un paio di riff di puro grind, un altro paio di tipico death metal americano alla Deicide e numerosi intermezzi jazz, altamente dissonanti e incredibilmente belli, delle vere gemme incastonate in tanta brutalità.
Mischiate a caso questi elementi e avrete più o meno la struttura di tutte le canzoni di questo Exploiting Dysfunction, ma anche di tutti gli altri loro cd, ho scelto questo perché la copertina era interessante. Tuttavia vi consiglierei di non comprare nessuno dei loro cd, in quanto: uno sono introvabili e due, prendete questo gruppo con le pinze perché ciò che i Cephalic Carnage fanno non piacerà a nessuno che non abbia qualche affinità col grind o coi Cynic/jazz e la dissonanza in genere.
Se tuttavia vi piacciono le cose sopraccitate non potrete fare a meno di considerare questi ragazzi americani come i vostri nuovi idoli. Aprite le vostre menti, ripulite un po' di hard disk e trovate un posticino per questi pazzi, se lo meritano.
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