Che Cesare Cremonini portasse con sè un talento potenziale tale da renderlo uno dei migliori cantautori della nuova generazione lo si era già capito da qualche tempo. Basti pensare al precedente "Maggese" in cui Cesare sfoggiava già grandi doti di compositore, nonchè autore. E se vogliamo possiamo anche citare il buonissimo Bagùs che spianava bene la strada dopo il successo da quasi Guinnes dei Primati che ebbe "Squerez".... il disco dei Lunapop di cui Cesare era fondatore.

E già ...nel primo disco dei Lunapop si avvertiva una certa "genialità" nello scrivere. Se si pensa che quel disco è stato scritto da un 15 enne possiamo benissimo metterlo nello scaffale dei piccoli capolavori della musica italiana.

Ma arriviamo ad oggi. 2008... "il primo bacio sulla luna". Un titolo narrativo e già in questo si nota un cambiamento radicale rispetto al passato.

"Il primo bacio sulla luna" è un disco con dentro tutto. La capacità compositiva di questo ragazzo la si sente tutta.. senza esclusione di colpi e ogni traccia si amalga bene l'una con l'altra. Un disco da ascoltare dall'inizio alla fine senza interruzioni.

"Le sei e ventisei", "il pagliaccio", "Figlio di un Re" "il primo bacio sulla luna" e il singolo "Dicono di me" sono da considerare gran capolavori. La canzone italiana aveva bisogno di novità e Cesare sa ben servirla su un bel piatto variegato e condito al punto giusto.

Sapore di Gaber E Conte nella "Ricetta (per curare un uomo solo)". E qui Cesare inizia a narrare. Non parla più di se stesso, racconta storie come i grandi cantautori di un tempo. Storie di vita... storie semplici che ti toccano. Sensibilità compositiva molto alta anche in "Qualsiasi cosa", "chiusi in un miracolo" e "l'altra metà" (le tre canzoni più "innramorate" del disco).

Sapori di Beatles psichedelici in "Louise", pezzo di apertura di gran tiro e sapori dylaniani in dev'essere cosi e nellla già citata "Figlio di un Re". E il tutto si chiude con "Cercando Camilla" in cui la composizione pianistica di Cesare tocca il cielo e dove si conferma ancora una volta il talento di questo grande artista

Per chi ancora non lo conosce consiglio vivamente di ascoltare questo disco. Mai banale. Raccontare storie con semplicità è il mestiere più difficile. Lui sa farlo e gestirlo alla grande. Era da tempo che in Italia non si sentiva roba cosi. Pop raffinato e sperimentale per un cantante in continua crescita. La strada oramai è sua e si spera continui in futuro questa sperimentazione. Senza mai esagerare.. come sempre è riuscito a fare.

Complimenti Cesare!

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