Lo so che prenderò un fiume di critiche, insulti e altri epiteti. Ma una recensione di questo disco non esiste e credo che farla renda questo sito ancora più completo. Qualcuno deve pur farlo questo sporco lavoro.

Credo che Cesare Cremonini sia un ragazzo che abbia qualcosa da dire, a volte lo fa bene, a volte lo fa in maniera scontata, a volte in maniera patetica a volte poetica. Così quando mi sono ritrovato ad ascoltare il singolo trainante del nuovo album "La teoria dei colori", Il comico (sai che risate), non sapevo dove classificarlo nella mia classifica personale dove divido la musica da ascoltare spesso da quella da ascoltare a volte e quella da evitare assolutamente. Non mi ha preso subito, poi si sa, la continua rotazione musicale, il video trasmesso dalle diversi emittenti radio-televisive, quel dire "ma se ridi poi vuol dire che qualcosa la so fare" ripetuto dalla ragazza che desidero in questo momento più di ogni altra (ancora non ho capito se mi stava facendo un complimento tra l'altro) mi hanno indotto a dare una possibilità a questo cd.

Intanto mi sono chiesto perché "La teoria dei colori"...me lo sono chiesto, ho fatto qualche ricerca e poi ho preferito lasciare stare, troppo complicato stare a capire e spiegare che la luce che passa attraverso un prisma bianco trasmette colori ecc... non me ne frega niente. Lo spiegasse Cremonini perché ha scelto questo nome. Ascoltando il cd mi sembra chiaro che l'autore voglia attribuire un colore a ogni sentimento espresso nelle canzoni che lo compongono. Colore che potrebbe cambiare a seconda di chi ascolta la canzone ovviamente.

Si parte con la già citata "Il Comico" ... oramai la conosciamo tutti, anche i più punkettari hard rockettari purtroppo se la saranno sorbita e quindi trovo abbastanza inutile continuare a commentarla. Colore da me attribuito: grigio (mi ha stancato e poi questa che vuole morire...uff).

Segue "Una come te", traccia dedicata a una fantomatica ragazza che sembra un mix tra la ragazza che mena degli Art. 31 e Rose del Titanic tutta nuda ma con un gatto sopra il letto e le dita sanguinanti per colpa di una rosa. Comunque mi piace perché riesce a parlare di una storia andata male senza rancore, anzi, come chi dopo aver metabolizzato l'addio riesce a fotografare gli aspetti positivi di una storia e di una persona (Colore da me attribuito: rosa come Rose).

La canzone "Stupido a chi" non me gusta per niente...a Cesareeee, lascia stare, fai le ballate che la musica un po' più "rumorosa" non è per te!!! Dopo un minuto e mezzo di ascolto (ho provato diverse volte a sentirla tutta...lo ammetto, non ce la faccio...) decido di passare avanti (colore da me attribuito : nero...perché a questo punto non credo che ascolterò tutto l'album) e trovo il pezzo che non so perché, non so per quanto tempo, mi prende dritto al cuore.

 "L'uomo che viaggia tra le stelle" mi riporta indietro nel tempo, a ricordi d'infanzia, al primo amore quando eravamo troppo piccoli per capire che ci sarebbero state altre ragazze a riscaldare il cuore, a quando morivo di paura al solo pensiero di non averla più vicino a me...Cesare, brutto bastardo, chi ti ha dato il permesso di sfondare la porta dei miei pensieri e delle mie paure che credevo ormai superate? Ma forse tu puoi...tu sei l'uomo che viaggia tra le stelle...Vieni con me? Colore da me attribuito: blu notte.

Poi con il tempo si cresce e ci abituiamo a essere un po' disastrati in amore e lo sa anche il buon Cesare che in "Non ti amo più" rende bene l'idea, anche grazie al ritmo scanzonato della canzone, che oramai sembra essere entrati in un vortice, in un imbuto, è un "déja vu"...ti amo, mi ami, non ti amo più e non saremo più niente per noi e per gli altri (che poi chi se ne frega che cosa saremo noi per la gente!!). Colore da me attribuito : Giallo Vomito (esiste?!?)

Poi Jovanotti in "Amor mio" ci rende l'idea di quello che si provi amando ora una persona...come? Non è Jovanotti!?!? Vero!!! Mamma mia, sembrava una sua canzone...comunque potenziale hit che tartasserà i cuori innamorati degli italiani. Colore: rosso.

"I love you".... Madonna, 20 secondi e cambio. Vedi "Stupido a chi". Solo che se quel pezzo mi distruggeva il sistema nervoso perché voleva essere un po' più duro ma l'artista (artista?!?!ma si dai..in fondo qualcosa la fa...) non è giusto per sta cosa , in "I love you" ci mette tutta un'atmosfera anni 60... dù palle!!!

Uff...sta recensione non riesco a finirla...allora, "Ecco l'amore che cos'è" è un inno all'amore ma non nel senso che conosciamo tutti ma nel senso di quello che comporta, di tutto quello che c'è dietro...chi sopravvive è perché ha fatto il morto...un po' come a questo cd...sto facendo fatica a non toglierlo dallo stereo...ma resisterò, sono ottimista. Colore: arancione.

Ma noooooooo...non posso pigiare next e trovare un altro pezzo che parla d'amore...no no no!!! Ma quanti colori ha questo sentimento?!!? "Tante cose belle"...che dire, un po' troppo amore in questo cd...ma Cesare, nel mondo c'è  anche altro... e parla un po' di guerra, crisi, Berlusconi...nell'altro cd almeno andavi a puttane (Le sei e ventisei) come lui, ma in questo? Delusione...solo amori in corso, amori finiti e poi amori in corso e poi amori finiti. E il caro benzina? Comunque una bella canzone, peccato che un intero cd su queste tematiche non le permettono, secondo me, di spiccare. Colore: Azzurro. Auguri e figli maschi.

Spicca invece la capacità narrativa di Cremonini in "La nuova stella di Broadway", finalmente un pezzo diverso che, sempre d'amore parla (non illudiamoci) ma almeno racconta una storia che ben mi fa sperare per la fine dell'album. Colore: a piacere.

Ultima traccia (siiii!!!!) e cosa mi combina il buon Cesare? Conclude l'album con un pezzo che ti spezza completamente le gambe, che se dovesse essere la sua ultima canzone sarebbe la fine della sua carriera...Il sole, il capitan findus, la pelle, la barca...non i piace per niente. Colore: neroazzurro...

In definitiva un cd che a mio parere offre qualche bello spunto, ma poi sempre la solita solfa. Cesare Cremonini ha sicuramente qualche idea in più rispetto a tanti suoi colleghi che si ritengono appartenenti a quella categoria che viene definita "artisti". È giovane, è brutto e fa tanto sesso...almeno così si dice. Si sa, la musica ha sempre fatto far sesso anche i più brutti (vero Jagger?!?). Però mi piacerebbe vedere sto ragazzo di fronte a qualcosa di più serio, qualcosa di più maturo, di più impegnato. Non trascurando qualche ballata delle sue ovviamente.

Aspetto fiducioso. Alla prossima, uomo che viaggia tra le stelle.

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