Volete farvi del male? Volete mettere alla prova la vostra capacità di sopportazione? Avete avuto una giornata di merda e volete concluderla degnamente? Se rientrate nelle tre casistiche, questo film fa per voi, altrimenti, fa per voi comunque. Perché qui ci troviamo davanti a una vera perla, un totem al trash più puro, un B-movie così scarso, grezzo, approssimativo e malfatto che al confronto «Plan 9 From Outer Space» pare una produzione di serie A. «Dünyayi Kurtaran Adam» (Turchia 1982), ovvero «L'Uomo Che Salva il Mondo» è un secchio di sterco epico, la negazione stessa del concetto di film, una pellicola che condensa quanto di peggio si possa concepire in un'opera di fantademenza. Cuneyt Arkin, attoraccio che sembra un ortaggio parlante e icona dei film anatolici di serie C (chi lo conosce sa di cosa parlo), è il protagonista di questo insulso pastrocchio, da lui anche scritto, al fianco di Aytekin Akkaya, il Toto Cutugno turco.
Trama: spazio, anno Millemila. Un cattivone vestito di cartone (non così per dire, la sua maschera è DAVVERO di cartone) vuole distruggere la Terra per qualche motivo; gli si oppongono due piloti turchi con dei vasi da notte in testa, coadiuvati dal vecchio saggio (che ovviamente muore...), dalla biondazza inutile di turno (che si innamora dell'ortaggio parlante: che ve lo dico a fare..) e attorniati da un'irritante tribù di sfigati puntualmente oppressi e torturati dal tiranno galattico. Un plot scontatissimo il cui unico scopo è legare insieme le scene di combattimento più ridicole che mi sia capitato di vedere: salti, mosse di kung fu, smorfie da neurolesi, pupazzi e peluches giganti fatti a pezzi a mani nude (non illudetevi, livello di gore pari a zero), mummie avvolte nella carta da culo massacrate a pedate in faccia. Momenti epici e memorabili si sprecano: già all'inizio rimarrete quanto meno interdetti, perchè questo film ricorre massicciamente a sequenze scippate indecentemente da Star Wars e Star Trek, montate a caso e impiegate per riprodurre battaglie spaziali che di fatto non vedremo; i due eroi siedono su astronavi che non esistono, inclinandosi ridicolmente per imitare il volo dei caccia mentre dietro di loro scorrono le immagini di Guerre Stellari... Non si capisce un cazzo, ma alla fine i due idioti vengono abbattuti; da lì in poi, giù legnate assurde al penoso esercito del cattivo, che comprende anche cavalieri-scheletro dal costume inqualificabile e squallidi robottoni in tuta doposci.
Si nota subito che il film praticamente manca di scenografie: gli esterni sono stati girati tutti in Cappadocia (che come paesaggio alieno ci può anche stare, peccato per la fotografia indecente..) e gli interni in qualche vecchia moschea o giù di lì; manco sbattersi per un fondale dipinto. Tutto ciò raggiunge vette di squallore delirante se si considera che il numero degli oggetti di scena si conta sulle dita delle mani e comprende: cinque o sei sassi finti che esplodono (!), una pietosissima spada del potere di compensato (ri-di-co-la), l'esilarante supercomputer del cattivo e un cervello magico spruzzato con porporina d'orata. Stop. Tutto il resto lo fanno gli attori coi loro costumi indecenti, le loro mosse al limite dell'attacco epilettico, i primi piani da urto. E le piroette, perchè i due eroi saltano come pazzi, senza motivo alcuno e senza l'uso di controfigure: c'è da dire che il buon Arkin ha doti da saltimbanco mica da ridere. Aggiungiamo allo scempio un montaggio fatto strappando la pellicola coi denti e riappiccicandola con lo sputo, un livello recitativo vergognoso, effetti speciali inesistenti (massimo qualche fumogeno, raggi laser del cazzo fatti col pennarello, qualche luce posticcia e filtri rossi buttati così a moppa), dei dialoghi deliranti con tanto di leccata di culo al Corano e all'Islam, ed ecco confezionata questa porcheria inenarrabile.
Scenememorabili? Be' quasi tutte, ma ci sono due sequenze che vi faranno spaccare dal ridere più delle altre: gli allenamenti dei due eroi (non dico altro, mi dichiaro assolutamente incapace di descriverli) ma soprattutto l'improponibile scontro finale e la morte del cattivo (che tra l'altro senza maschera è identico al pietoso Leonida di300); questa scena è sicuramente una delle più malfatte di tutti i tempi, vi provocherà un serio dolore fisico e vi farà venir voglia di rintracciare il registra per dargli fuoco. In meno di due minuti si tocca con mano l'essenza del filbrutto, consegnando «Dünyayi Kurtaran Adam» alla storia.
Per concludere: il film è conosciuto come remake di Guerra Stellari, e infatti lo potete trovare in rete, sottotitolato in inglese, come «Turkish Star Wars»; tuttavia credo che questa definizione stia strettissima a un capolavoro dello schifo come questo. L'unica cosa che DOVETE fare come proposito per l'anno che viene è armarvi di pazienza, sedervi davanti al vostro PC (meglio a stomaco vuoto) e digerirvi questa zuppa di merda da 90 minuti. Vi assicuro che ne vale la pena.
Se non lo fate, possa Cuneyt Arkin stritolarvi lo scroto coi suoi cazzo di guanti d'oro del potere.
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