Comprai Skew-Whiff A Tribute To Mark Rothko quando uscí nel 1991. Credevo fosse il primo album solista di Charles Hayward ed invece mi sbagliavo. Anni dopo infatti, l´oracolo mi mostró che cosí non era e che nell´ 87 era giá uscito questo "Survive the Gesture" asserindo che il suo contenuto fosse una continuazione del discorso intrapreso coi Camberwell Now. Incredulo per la grande notizia sguinzagliai google alla ricerca di qualche santo pirata e lo trovai. E si, perché i Camberwell Now li amo tanto, anche piú dei This Heat, ritenendoli una delle creature piú originali nell´Inghilterra musicale degli anni ottanta (per quel che ne so io dell´Inghilterra musicale degli anni ottanta).
Lo stile infatti é quello, come il gusto per la forma canzone, anche se assolutamente impuro in certi momenti, e il drumming si fa piú copioso giammai esuberante, come a voler coprire la spazio lasciato vuoto da Trefor Goronwy, per altro ospite in un paio di pezzi.
Charles é un musicista tuttofare. Oltre a battere i tamburi nel suo stile avant-proletario fá uscire dalla sua tastierina suoni stile organetto pernacchioso che come un marchio di fabbrica lo accompagnano da anni, e poi quella voce che sarebbe piú brutta che bella ma che cosí dev´essere, perfetta.
"Survive the Gesture", un occasione per conoscere Charles Hayward in un disco che abbraccia molti elementi del suo passato musicale e che lo lascia ad un futuro non cosí grandioso come sarebbe potuto essere. O no?
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