"Guerre, conflitti: tutti affari... Un omicidio è delinquenza, un milione è eroismo. Il numero legalizza, mio caro amico"
E' forse la frase più rappresentativa di "Monsieur Verdoux", una commedia nera scritta, diretta e interpretata nel 1947 da quel geniaccio di Charlie Chaplin. Il film narra la storia di un modesto impiegato di banca che, dopo la crisi economica del '29 e il seguente licenziamento, si mette a sposare donne non più giovani per poi ucciderle e intascarsi l'eredità. Il Verdoux del titolo è un serial killer gentleman che vede i suoi delitti come semplici "affari" per tenere a galla se stesso e la sua famiglia (ha a carico una moglie invalida e un figlioletto). Ma gli eventi porteranno, alla fine, il protagonista alla ghigliottina.
La grandezza di questa pellicola, sottovalutata e sconosciuta ai più, sta nell'efficacia, e nella leggerezza, con cui Chaplin si "trasforma" in un efferato assassino, che però è portato a tutto ciò da una società marcia che concretizza guerre, utilizzando ordigni e armi sempre più potenti e letali. Un singolo omicidio è delinquenza, un milione è eroismo. Appunto.
Al di là di questa grande lezione morale da parte del "saggio" Charlie, il film è godibilissimo e anche molto molto divertente, soprattutto nelle scene con Annabella, una delle mogli che Verdoux prova a uccidere senza mai riuscirci. Il regista britannico non perde la sua grande verve comica, ma continua a mostrare la parte oscura della risata. Il mondo è ingiusto e spietato e per sopravvivere c'è gente che è disposta a tutto. Lo stesso vale per Verdoux che però riesce a risultare per nulla antipatico. Chaplin ci prende per mano e ci porta, in modo critico, all'interno dell'immoralità umana e di questa violenta società capitalistica, dove a trionfare sono sempre i valori peggiori dell'esistenza dell'uomo.
Non si sa se c'è ancora speranza per l'uomo, forse sì o forse no... ma la critica sociale di Chaplin è molto forte, e lo spettatore non prova vergogna a stare dalla sua parte, da quella dell'assassino Verdoux, poichè il personaggio risulta uno dei più interessanti di sempre: un "cattivo" che è portatore di moralità, un disperato che si tiene a galla con le proprie doti. Un impagabile sarcastico che riesce a farsi amare dal pubblico, soprattutto quando sta per andare a perdere la testa sulla ghigliottina. Ed io ho perso la testa per questo meraviglioso film.
Ve lo consiglio caldamente, perchè a mio avviso è la più grande interpretazione di un superlativo attore come Charlie Chaplin, che qui accantona la celebre figura del vagabondo Charlot. E il risultato, a mio avviso, è emozionante. Ed entusiasmante.
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