Questa non è una recensione, è voglia di condividere un video che da tempo mi gusto in tutti i suoi tre minuti su YouTube, questo qua: https://www.youtube.com/watch?v=Ta_UByyi4Z0.
Un po' di background, siamo nel 1950 e ci sono due sassofonisti che suonano insieme in TV, uno più anzianotto e posato dallo stile celebre e sentimentale, l'altro è un trentenne stronzetto che passa dieci ore al giorno a studiare lo strumento senza mai mollare, senza mai essere soddisfatto, sempre a cercare nuove scale e forme espressive inedite. Drogato e alcolizzato, dorme due ore per notte quando dorme e si impegna frequentemente il sassofono, ma alle sue apparizioni musicali accorrono i jazzisti a prendere nota, ha uno stile ed una tecnica paurosi e non ce n'è uno che gli stia dietro. In questa registrazione Hawkins e Parker sono alle prese con un pezzo da 'Parker's Mood', e non è vero che la registrazione è in playback, lo è la seconda parte (dal terzo minuto in poi) che è presa da un'altra trasmissione televisiva. Questa 'Ballade' scorre che è un piacere per un minutino, Coleman suona da par suo ma Bird sghignazza come un maiale e si guarda intorno, manca poco che tiri fuori le forbicette e si tagli le unghie, si gratta pure il culo, sta visibilmente ridendo dello stile riflessivo e slow del vecchio maestro e freme per attaccare. Poi Charlie si umetta per la decima volta le labbra e parte che pare Hendrix, il quadruplo delle note nella metà delle battute, Coleman Hawkins è chiaramente sopraffatto ma è un gentleman e non gli tira il sax in testa. Poi riattacca e la faccia di Bird, perdio, dal secondo minuto in poi è uno spettacolo, fa pure il look in camera e le smorfie tipo 'bravo questo tipo, però'.
Bella canaglia, Charlie, che ogni tanto riempie le mie mezz'ore e mi sembra per un po' di sentire e di capire il fuoco maledetto che aveva, quei fraseggi vent'anni avanti e quella maledetta fretta di suonare e pure di vivere, visto che è morto a trentacinque anni. Heavy metal, davvero.
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