A dire proprio la verità, in diciotto anni e più di ascolti, pensavo veramente di aver sentito e letto di tutto, dichiarazioni compromettenti e proclami che, poi magari, si erano rivelati anche infondati, ed invece, invece devo ammettere spudoratamente che mi sbagliavo, si, anche perchè non ero mai venuto a conoscenza del nu metal progressivo, non fino a quando sono entrato in contatto con il qui recensito "Downloadideas" opera di debutto dei romani Cheope.

Ennesima affermazione contraddittoria, o pura e semplice rivelazione artistica? Come al solito, la verità sta nel mezzo, nel senso che i Cheope, ed il loro entourage, nel proclamare l'affiliazione, mi si permetta il termine, a questo nuovo genere musicale, non sono andati così distanti dall'enunciare il vero, anche perchè, da quanto si evince dall'ascolto ripetuto di questo disco, tutto l'album ruota attorno ad un pout pourì musicale, una miscellanea di suoni che, partendo da una forte componente modernista, scusatemi, ma non mi piace utilizzare il termine nu metal, che comunque rappresenta l'ossatura di ognuna di queste song, si permea sempre più di sovente, di sprazzi e di richiami che riconducono con una certa insistenza, a partiture volutamente di natura progressive metal, elementi comunque riscontrabili nella creazione di certe ambientazioni sonore, nonché nell'utilizzo di arrangiamenti sempre curati ed in parte sofisticati, che portano ben impresso il marchio di un certo sound americano di fabbrica Dream Theater/Fates Warning, soprattutto quelli degli ultimi dischi, portando alla luce un groove metallico compatto e corposo che sicuramente potrà piacere agli ascoltatori più esigenti di entrambe le "fazioni". Si, me ne rendo conto da solo, un concetto no sense che infonde ancor maggiore dubbio sulla proposta musicale ed artistica dei cinque, anche se comunque, da parte loro i Cheope ce la mettono tutta per risultare il più ambiguo possibile, basti pensare che il disco è stato edito da una label specializzata in punk rock e derivati, ed avrete capito gran parte di tutto stò casino, anche se, a parte tutto questo trambusto iniziale, devo ammettere spudoratamente che nell'insieme il cd risulta anche curato nei minimi particolari, potendo contare su un sound potente e cristallino, un booklet ricchissimo, ed un package a dir poco superbo.

Dunque, tutto fumo e niente arrosto? Non è vero, anche perchè come detto poc'anzi, durante l'ascolto di queste quattordici tracce, la band in questione mostra in più occasioni di avere molte frecce al proprio arco, potendo contare su una padronanza strumentale ed una caratura artistica ben al di sopra delle aspettative, che li porta in più occasioni ad esibirsi in evoluzioni sonore d'un certo retaggio elitario, che, naturalmente, caratterizzano al meglio brani ruffiani ridondanti hooks melodici come l'hit single "Gravity Kills", davvero irresistibile, l'ipnotica ed oscura "On Air" ed i suoi ritmi tribali, la dirompente "Leave me alone" o la cangiante title track "Downloadideas" in cui la componente heavy progressive assume sicuramente una valenza ben importante, o la magnetica ed open mind "Again" divisa fra richiami goth/new wave, aperture più heavy, ed un break ragamuffin che ne contraddistingue naturalmente la sua particolarità.
Un tessuto sonoro dunque abbastanza personale ed alquanto articolato, progressivo nel senso più lato del termine, nella variazione dei fraseggi, nei tempi dispari di una sezione ritmica sempre e comunque sugli scudi, il tuto condotto con una certa disinvoltura ed un'abilità da una band, che riesce a far convogliare in un'unico contesto, partiture musicali poste veramente agli antipodi.

In conclusione non mi rimane che ribadire la cosa più importante, "Downloadideas" è un cd da ascoltare e riascoltare senza pregiudizi di sorta, sicuramente i Cheope come ho letto da qualche parte, non hanno inventato niente di nuovo, riuscendo comunque a mescolare le carte con sagacia ed una certa spontanietà, cercando di essere personali e convincenti quando basta, come al solito sarà il tempo, e naturalmente il pubblico, a dire se avranno avuto ragione, scommettiamo?

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