Un disco superlativo per un Chick Corea targato 1986 all'esordio con l'Elektric Band. Musicisti eccezionali compongono la sua band quali i soliti Dave Weckl alla batteria e John Patitucci al basso elettrico e al contrabbasso, con la partecipazione dei chitarristi Scott Henderson in "King Cockroach" e Carlos Rios in "Sidewalk", "Cool Weasel Boogie" ed "Elektric City".
Un disco all'insegna del futurismo e delle nuove tendenze elettroniche dell'ambito fusion, con la Yamaha che dispone il meglio delle sue tastiere di fronte al genio di Chick Corea, che in questa nuova veste più new age non delude nella maniera più assoluta.
Il disco di apre con "City Gate", un preludio molto soft e molto d'atmosfera che sfocia del virtuosismo eclettico di "Rumble", uno dei pezzi fusion più belli in assoluto, che non a caso Chick Corea ripropone in ogni suo concerto con l'Elektric Band; è un groove che lascia spazio a progressioni ritmiche improvvise e incalzanti. Ed eccoci a "Sidewalk", il pezzo che preferisco e che amo più suonare, con Weckl che apre con una ritmica strabiliante e Rios che inserisce accordi quasi "metal rock"; irrompe il synth di Chick Corea dando vita a una melodia davvero gasante, come anche l'assolo di Rios.
Con "Cool Weasel Boogie", Chick Corea propone un groove sicuramente degno di nota, fuori dagli schemi musicali tracciati nei precedenti brani, molto più rilassante e meno intriso di synth, con più spazio al Rhodes.
"Got A Match" è l'apice dell'ostentazione e del virtuosismo contenuto nel disco: un insieme di generi musicali, un ritmo jazz incalzante con richiami bossa, synth in primo piano che parte a razzo con cadenze latine e non si ferma più.
Con "Elektric City" si ritorna alla fusion stile "Rumble" e "Sidewalk" e alla chitarra elettrica di Carlos Rios, ma il ritmo segue una falsa riga in stile latino.
"No Zone" pare quasi essere una composizione strumentale soft in stile Pink Floyd anni '80, il pezzo da spazio a suoni d'avanguardia e a melodie trascinanti, tuttavia volge verso un ritmo jazz che sconvolge l'atmosfera creatasi.
"King Cockroach" è un altro capolavoro, che parte con il solo del Rhodes, con un suono molto ben calibrato verso il soft, ma che all'avvio della batteria si tramuta in un suono fusion molto più incalzante, seguito dal magistrale accompagnamento di Scott Henderson, che fa la sua parte con improvvisazioni da caposcuola della fusion quel è.
"India Town" e "All Love" hanno un sound molto più romantico e atmosferico, tendente al pop e "Silver Temple" chiude il disco splendidamente con ritmi e melodie al massimo del virtuosismo.
"The Chick Corea Elektric Band" è un disco che ha fatto la storia della fusion moderna, le cui basi sono state riprese e riproposte dai gruppi fusion moderni e che non può mancare nell'archivio di un appassionato del genere.
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