Estate 2012

Siamo sinceri, dopo un esordio del genere, “Estate 2012”, uno va a pensare “oddio adesso questo cosa ci racconta?”

No? Beh, forse meglio così, dato che nulla c’è da raccontare, la mia estate non è stata per niente un successo, solo sciami di zanzare e accoppiata caldo insopportabile-gente insopportabile…

… ma tra le ripetute sbuffate e imprecazioni, una calda serata di agosto, presso la casa di un fidato amico, mi capita di avvertire qualcosa di sottofondo, e non sono le zanzare o le continue ambulanze (chi abita affianco a un ospedale.. capirà!), ma qualcosa che mi fa muovere..

..”e che strano, io che solitamente sono più avvezzo a musica intimistica, introspettiva, e diciamolo, un po’ specchio dei tanti periodi bui che (un po’ a tutti noi) maciullano il tempo senza pietà.”

Ma l’Uomo Cinese mi fa muovere! Mi diverte, forse non mi dà la felicità, ma colpisce, e chissà, probabilmente è proprio la forte influenza orientale nella sua musica (da far ballare pure vostra nonna in carrozza) che consente alla mia positività repressa di sgorgare in movimenti della testa ritmati alla musica stessa.

Dalla dub pura di “One Past” alla pazza “Get Up!” (consigliatissimo il video su Youtube), dal trip hop della raffinata “Miss Chang” alle più indianeggianti “J.O.G.J.A.” e “If You Please” (di gran lunga le migliori tracce del disco targato 2011), la crew proveniente da Marsiglia dimostra di saperci fare con i piatti, dando prova della loro bravura producendo un album variopinto, eterogeneo ed allo stesso tempo lineare nella sua godibilità.

Certo rimane musica esclusiva per momenti di goliardia, di euforia quando magari si guida verso un posto a noi gradito, o da sottofondo appunto nelle serate afose spese su una terrazza a parlare, ma chi come me assaggia un po’ di tutto dal grande pianeta che è la musica saprà certamente apprezzare le varie sfaccettature che quest’album presenta.

E vai a vedere che magari di quest’estate non tutto è da buttare..

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