I Chrisma del compianto Maurizio Arcieri (1942-2015) e di Christine Moser sono stati i primi in Italia a raccogliere le istanze trasgressive della musica punk: dopo i trascorsi Beat con I New Dada e un disco solista fra cantautorato e progressive – “Trasparenze” (1973)- l’artista milanese si trasferisce a Londra per cogliere la nascita dei nuovi fermenti musicali: il contesto in cui si trova non mancherà di influenzarlo e dargli nuove idee. In realtà ll'esordio "Chinese Restaurant" (1977), caratterizzato da un rock sperimentale che fa sua la lezione dei Velvet Underground, va oltre il punk e accoglie influenze mitteleuropee. Arcieri dimostra sicuramente di essere avanti coi tempi in Italia: un suo concerto a Reggiolo in cui si taglia un dito in risposta alle provocazioni del pubblico farà storia.

"Hibernation" (1979) è invece orientato verso un'algida elettronica: è un suono fiorito dal ghiaccio che deve molto ai Kraftwerk più romantici. Come il precedente, il disco è prodotto dal fratello di Vangelis ( Niko Papathanassiou ) e si presenta con una copertina molto raffinata opera di Mario Convertino. "Aurora B" è indiscutibilmente il pezzo forte dell'album, pregno com’è di un'atmosfera decadente da cui fu tratto fra l'altro anche un video-clip: si contraddistingue per la voce erotica di Christine Moser che caratterizza anche l'ottima "We R.".

"Vetra Platz" è un altro dei picchi del disco: una lunga cavalcata elettronica degna dei migliori Kraftwerk che racconta lo svolgersi della vita in questa celebre piazza di Milano. Da segnalare anche le trascinanti "Calling" e "Gott Gott Electron", brani contraddistinti da un dirompente furore post-punk e la sexy-song "Lover" con ancora la voce suadente della Moser in evidenza.

Furono bollati come nazisti dall'allora pubblico giovanile di sinistra per via del look e del "sound" marziale, cosa del tutto falsa che alienò loro molte simpatie. L'ottusità dei discografici italici fu un altro fattore che penalizzò la loro carriera. Maurizio Arcieri ha comunque avuto sempre un grande coraggio ed è sempre riuscito a restare a galla in un mondo discografico dominato dai pescecani. Le recenti ristampe in cd dei primi lavori, escluso per cause incomprensibili "Clandenstine Anticipation", dovrebbe essere uno stimolo per avvicinare le nuove generazioni che ascoltano il nuovo indie-rock italiano alla loro musica.

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