Perchè nascono "mode" di questo tipo? Perchè gli ultimi anni sono stati caratterizzati dalla proliferazione di insulsi horror con bambini demoniaci? Perchè i registi continuano a tirare fuori queste ciofeche?
Sono domande che continuo a pormi, perchè da spettatore non riesco a comprendere come facciano ad essere prodotti film come "Case 39", opera di Christian Alvart. Volendo trovare una motivazione valida si può dire che il tutto è mosso dal denaro, anche se difficilmente ritengo un film di questo genere capace di ottenere un buon successo al botteghino. Ma al di là delle possibili spiegazioni economiche, ciò che sorprende è la scarsezza assoluta della materia filmica. E' palesemente chiaro che storie di questo tipo non entusiasmano. Tantomeno in un genere come l'horror in cui gli ultimi anni hanno rappresentato il trionfo della banalità.
Nel momento stesso in cui basi un'intera pellicola su una bambina che sembra tanto bella e tanto carina, ma che in realtà è il demonio, già in partenza sei dentro alla logica di un film che sa di riproporre le becerate degli ultimi anni. Mi viene in mente "Nascosto nel buio" e "Orphan", film quasi identici, anche se l'ultimo citato ha almeno motivo di esistere.
Eppure la prima mezz'ora è ben costruita, con il film che sembra voler trovare la chiave di lettura in aspetti psicologici e comportamentali, ma è tutto il resto che non incide. Il problema sta nel fatto che tutto è già visto, senza contare il fatto che pellicole di questo tipo (salvo rare eccezioni) non sono mai riuscite ad imporsi realmente. Tanto più che l'opera di Alvart è anche debole dal punto di vista orrorifico e prettamente "gore".
Dispiace per la brava Zellweger, costretta suo malgrado a vedersela con un piccolo demonio, ma costretta soprattutto a recitare in un "film" che è il risultato dell'assoluta mancanza di inventiva in cui è sprofondato l'horror americano.
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