Questo è il secondo album dei Christian Death senza Rozz Williams. Dopo il precedente e ben riuscito The Wind Kissed Pictures, Valor e i suoi, accompagnati ancora una volta da Barry Galvin (Bari Bari), producono un album ben fatto e curato. Tanto per la cronaca, ci tengo a precisare che Bari Bari è presente come chitarrista, nella line-up post-Rozz, negli album The Wind Kissed Pictures, Atrocities e nel singolo Believers Of The Unpure (ovviamente, non conto in questo elenco le ristampe A Catastrophe Ballet With Rapsody Of Youth And Rain e Past, Present And Forever).
L'idea di cambiare moniker, dopo la dipartita di Rozz, in The Sin And Sacrifice Of Christian Death è già stata accantonata da tempo e, i nostri, si sono ormai riappropriati del più fortunato (e meglio noto) Christian Death. Perchè cambiare ciò che è già, per così dire, ben avviato e sinonimo di garanzia? Come anche sostiene il famoso detto: ''Chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa cosa perde, ma non sa cosa trova''.
Tornando ad Atrocities, corre l'anno 1986 e la prima versione dell'album è un 12'' della tedesca Normal (Normal 18). La front cover del vinile è nero opaco, con scritta in argento, e mostra, in secondo piano, un'immagine di chirurghi mentre stanno operando. Diversamente, il retro mostra una scena tratta da un dipinto di Otto Dix. Nella versione originale del vinile, che sto descrivendo or ora, era incluso anche un grande poster pieghevole della band, intitolato Returning To The Womb (ritorno al grembo materno).
Invece, nella ristampa 1999 dell'inglese Candlelight Records, versione cd rimasterizzata, la front cover contiene delle sfumature sul violetto e l'immagine dei chirurghi all'opera è più in primo piano. Inoltre, all'interno del cd-box, c'è la stessa immagine del dipinto di Otto Dix, però adesso il volto di uno dei personaggi del dipinto è coperta da un'immagine del viso di Hitler. Pongo alla vostra attenzione questa sorta di raffronto, tra le due succitate versioni dell'album poichè, ormai, la versione di Atrocities più comune e facile da reperire è proprio quella della Candlelight Records ma, per chi decidesse di acquistare anche il vinile originale, noterà che è un pò differente e più particolareggiato dell'attuale versione 5'' cd.
L'album si apre con l'adeguata ''Will-O-The-Wisp'', a cui fa da intro un frammento del Capriccio n.5 di Paganini, e prosegue con quello che, secondo me, è la punta di diamante dell'opera: ''Tales Of Innocence''. Questo brano è cantato da Gitane Demone e, credetemi, il suo ascolto vale l'acquisto dell'intero album. Il pezzo diventerà uno dei cavalli di battaglia della carriera solista di Gitane Demone: la versione originale della canzone è, infatti, inclusa pure nell'album Life In Death '85-'89, mentre un accattivante riarrangiamento è presente sul live With Love And Dementia.
L'ascolo prosegue con ''Strapping Me Down'' che, sicuramente, è un'altro colpo ben assestato. Brani che risaltano notevolmente sono la bellissima ''Strange Fortune'' e le altrettanto interessanti ''The Danzig Waltz'' e ''Chimere De-Ci, De-La''. Per quanto, invece, riguarda ''Silent Thunder'', ammetto che è certamente riuscita e ben fatta, ma la cover dei Mephisto Walz (presente su The Eternal Deep) è decisamente meglio. ''Ventriloquist'', invece, lo trovo un pò sopra le righe e pacchiano: ritengo sia il pezzo meno incisivo ed interessante, tra tutti quelli inclusi in questo lavoro.
Il penultimo brano di Atrocities è l'affascinante cover di una, tristemente nota, canzone ungherese scritta da Laszlo Javor e musicata da Rezso Seress: ''Gloomy Sunday''. Il leitmotiv di questo brano è il suicidio ed il pezzo è tristemente noto perchè sembra essere collegabile (o, per meglio dire, la causa) ad eventi tragici accaduti negli Anni Trenta. La versione di ''Gloomy Sunday'' dei CD è cantata da Gitane Demone e la sua voce angelica ed incisiva è perfettamente in linea con il mood del brano (anche se, non so spiegarvi perchè, ma preferisco la versione cantata da Diamanda Galàs).
L'album termina con ''The Death Of Joseph'', un pezzo che rispecchia la classica chiusura di molti lavori dei CD: da Catastrophe Ballet e Ashes in poi, l'ultimo brano è, molto spesso, un pezzo strumentale/ambient/rumoristico, in cui i gorgheggi e le elucubrazioni di Valor la fanno da padrone. L'ultimo brano di Atrocities, però, non sembra proprio riuscitissimo, anzi, in tutta onestà, lo trovo alquanto noioso e senza mordente.
Forse (ma questa è solo una mia illazione) i CD hanno tentano di rieguagliare, nei loro album a venire, la stessa intensità e bellezza di ''The Fleeing Somnambulist'', su Catastrophe Ballet, ma non tutte le ciambelle escono col buco e ''The Death Of Joseph'' ne è un valido esempio. Tutte le tracce (o quasi, comunque la maggior parte) incluse nell'album Atrocities sono, a mio parere, ben eseguite ed interessanti e la produzione è seria e professionale.
Ritengo che, certamente, sia possibile affermare che questo è uno (dei pochi) lavori ben riusciti dei CD di Valor. Esso appartiene ad un tempo in cui era ancora possibile avere stima della band, anche se proponevano materiale nettamente differente da quanto è stato dato alle stampe nel periodo in cui c'era Rozz Williams. I CD di Valor non potranno mai, nemmeno lontanamente, avvicinarsi ai fasti dei CD di Rozz Williams, oppure raggiungere la sua genialità, ma in alcuni (brevi) momenti e stato possibile considerarli una vera band.
Tracklist:
1 Will-O-The-Wisp
2 Tales Of Innocence
3 Strapping Me Down
4 The Danzig Waltz
5 Chimere De-Ci, De-La
6 Silent Thunder
7 Strange Fortune
8 Ventriloquist
9 Gloomy Sunday
10 The Death Of Joseph
Carico i commenti... con calma