"Tutti odiano Valor Kand" Atto II
Come già abbondantemente esplicitato nella precedente recensione di "Pornographic Messiah" , tutti odiano Valor Kand, anche i gentili lettori di DeBaser che hanno saggiamente lasciato un post per affermare e sottolineare il loro assolutamente legittimo odio verso il nostro non-eroe/usurpatore.
E allora mi son detto: dannazione, ho sempre amato fare l'avvocato del Diavolo (mi consentirete, in questo gioioso Natale, di scrivere il nome del "nemico" per antonomasia, dell'odiato per antonomasia, con la lettera maiuscola, nevvero?), allora cercherò di portare alla luce, agli occhi dei più, tutte quelle opere, quegli album, quelle raccolte, dove il buon vecchio Valor ha saputo lasciare segno di quella capacità artistica che la larga maggioranza nega di attribuirgli.
E' il caso di "Past, Present and Forever", raccolta edita nel 1994 dalla nostrana e defunta Nostradamus Rec., assemblata con i singoli di "Believers of the Un pure", "The Wind Kissed Pictures" e l'introvabile "Lacrima Christi".
Bene, essendo l'lp in sede di recensione solo una raccolta estemporanea, è difficile parlare di evoluzione o cambiamenti rispetto alle uscite discografiche regolari del periodo temporale preso in considerazione: in fin dei conti qui si parla di brani scritti tra il 1985 e il 1989, quindi ben distanti (per fortuna!!) dalle aberranti produzioni inizio anni '90 dei Christian targati Valor (perché nel frattempo il buon Rozz, dopo una decina di anni d'assenza si ripresentò nel 1993 con "The Path of Sorrows", primo album di inediti dopo "Ashes", a nome "Christian Death featured Rozz Williams").
L'opera di assemblaggio è eseguita in maniera talmente positiva che chiunque non lo fosse a conoscenza preventivamente, potrebbe benissimo scambiare "Past, Present and Forever" come un album concepito e registrato per una release inedita vera e propria. Solo la poderosa e davvero graffiante "Believers of the Un pure", che da sola vale l'acquisto del disco in questione tanta è la sua forza evocativa espressa in 7 minuti di gothic rock sulfureo e ritmatissimo, presenta una registrazione leggermente meno efficace di song come "Lake of Fire" , tribale ed ascetica nel suo riffing "rovesciato" e perverso, o della famosa hit "The Wind Kissed Pictures", classica song "minimalista deathrock" targata Berry Galvin, il cui testo è scritto da Valor in onore della nascita del suo primo figlio Sevan, avuto con la cantante femminile del gruppo, Gitane Demone.
L'album in questione si presenta come un'alternarsi di pezzi diciamo tradizionali, come quelli già citati e altri che invece hanno un sapore fortemente evocativo ed introspettivo, brevi suite strumentali nelle quali un certo rumorismo gotico e funereo porta l'ascoltatore in un mondo etereo e sognante, un liquefarsi di paure e fobie. Songs come "Blast of the Bough" o "Amaterasu" lo testimoniano.
In ultimo passiamo a parlare del piccolo gioiellino, la piccola gemma contenuta in questa raccolta: la song "Lacrima Christi". "Past, Present and Forever" ne contiene sia la versione inglese, che altro non è che 9 minuti di inquietante rumorismo voodoo, agghiacciante fino al midollo, sia la versione italiana.
Ora come molti sanno il "Lacrima Christi" è un famigerato vino bianco campano/lucano dolce e fruttato, detto ciò, è probabile che il buon Valor se ne sia servito per entrare in estasi dionisiaca e comporre la pregevole versione italiana dell'omonima song, che si presenta come una delicata ma ispirata gothic song, dal pregevole fraseggio vocale nel ritornello.
La cosa ancora più straordinaria è che come hidden track c'è una versione della song in questione addirittura cantata in italiano, con delirante testo su pagani sodomizzati e quant'altro faccia paradiso perduto del buon selvaggio a corredo. Spettacolare.
Che altro dire, provate ad ascoltarlo e magari la pessima reputazione del nostro/vostro Valor Kand migliorerà un po' (o forse peggiorerà, chi può dirlo)
Ah, dimenticavo, in onore del magnifico collega DeBaseriano Emanuele, la copertina dell'album in questione ritrae la bella Gitane Demone ignuda adagiata languidamente, come una moderna sirena, su un meraviglioso fondale marino.
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