Pista deserta e luci fumose. Un ballo di velluto: minimale e delicato.

Mi ha stregato. Con i suoi arrangiamenti tremendamente elementari ridotti all'osso, un ibrido tremendamente pop di new wave ed elettronica eighties, quei sintetizzatori dai suoni tremendamente orribili. E la voce tremendamente sensuale per quanto comune di Lei, una fucina di melodie abbozzate sovrappensiero.

Eppure, continua a rimbalzarmi per la testa. Perchè scorre come un viaggio notturno in macchina, sull'autostrada verso casa.

"Night Drive" è il ballo lentissimo di una ragazza ubriaca e sola,

col mascara sbavato, alle 4 del mattino.

 

Carico i commenti...  con calma