"Se provaste a dare un altro nome al Rock n'Roll, lo potreste chiamare Chuck Berry"
John Lennon
Correvano gli anni 50 in America.
L'aria di rivoluzione si respirava nell'aria, sia a livello sociale, che a livello musicale. In quella straordinaria e affascinante epoca, chiamata dei "Good Old Fifties'", la rivolzione bussava alle porte, e quella rivoluzione si chiamava Rock N'Roll.
Il Rock N'Roll è un genere che ha segnato (e segna) un epoca importantissima, dove la musica diventa forma di protesta e di presa di posizione dei giovani. Capelli lunghi, basette e fumo, iniziavano ad entrare nella vita dei sempre più moderni ragazzi, visti come veri e propri criminali dalla vecchia generazione conservatorista. Il Rock N'Roll è un antidoto agli adulti, il Rock N'Roll è un prezioso amico, che conforta migliaia di teenagers, e dà loro coraggio, incitandoli a togliersi la cravatta e la camicetta a quadri e a tenere i capelli sciolti. Insomma, è la musica che sprona a vivere come adolescenti.
Un album fondamentale per introdurre l'ascoltatore al percorso musicale dei 50's è senza dubbio "The Great Twenty Eight", del grandissimo "Guitar king of Rock N'Roll", Chuck Berry.
Questo musicista, studia chitarra fin da giovane, preso da un innata passione per il blues, e avrà modo di perfezionare la tecnica del "guitar double-stop": sua personalissima invenzione che è la radice e la base del rock moderno.
Berry non viene da una famigllia particolarmente povera e, a parte qualche sgradevole episodio di razzismo e permanenza in carcere, riesce a ritagliarsi un considerevole spazio mediatico. Le sue hit ormai sono celebri in tutto il mondo, così come i suoi riconoscimenti infiniti. Nei suoi testi brillanti, nelle sue melodie ritmatissime e classiche, Berry ci fa viaggiare in una macchina del tempo, fino ad un' idilliaca America piena di Cadillac, o fino ad una ferrovia piena di lavoratori assetati e affamati. Impressionante è la decrittività della canzone Chuck Berryana, che risulta un quadro meraviglioso, che rende quanto una fotografia.
Per conoscere le più grandi hit di Chuck Berry, il mio consiglio è di acquistare "The Great Twenty Eight", che è certamente uno di quegli album, che non possono mancare nella audioteca di un intenditore che si rispetti. La trascinante "Maybellene", la satiricissima "Roll over Beethoven", la unica "Johnny B. Goode", e tante decine di altre, sono le canzoni che hanno fatto un'epoca, e che il buon vecchio ultraottantenne Chuck, và ancora in giro per il mondo a suonare, con una straordinaria energia,come ai vecchi tempi.
"Hail Hail Rock N'Roll
Delivered me from the days of old
Long live Rock N'Roll
Felling is there, body and soul!!"
Chuck Berry, School days
__________________________
Francesco
P.S
Linko un video di Chuck come allegato! (Roll over Beethoven,1965)
Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!
Per vivere con pienezza la vera esperienza dello stare sul DeBaser è bello esserci registrati.
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telespallabob
24 ago 08the green manalishi
24 ago 08Frank Bermuda
24 ago 08Dott. Fottermeier
24 ago 08OleEinar
24 ago 08wish
24 ago 08Girasole.
24 ago 08the green manalishi
24 ago 08OleEinar
24 ago 08LucaGiurato
24 ago 08OleEinar
24 ago 08LucaGiurato
25 ago 08Frank Bermuda
25 ago 08Mi calo le braghe, dinnanzi alle critiche (anche se so benissimo che)
1)ci vuole sempre l'apostrofo, prima di un nome femminile, quando preceduto da articolo indeterminativo
2)La terza persona del verbo "dare" in realtà, necessita di accento eccome
3)Si dovrebbe dire conservatrice, ma non è strafalcionaggine dire "conservatorista", termine per altro usatissimo anche in politica
4)Rivoluzione, l'ho scritta una volta giusta...questo sottointende ipoteticamente il fatto che io sappia "che rivoluzione" si scrive con la "U"
ho pronunciato la mia difesa e sottolineo un marcato ringraziamento a difensori e critici.
Grazie
Jimmy_cruscotto
25 ago 08Frank Bermuda
25 ago 08Well if you ever planned to move to west, Jack take my way, it's the highway, that's the best!
Get your kicks, here on route 66!!!!!!!!
p.s Apprezzo anch'io la tua figura, Keep on rockin'Jimmy!
Jimmy_cruscotto
25 ago 08david81
25 ago 08senza di lui non avremmo avuto tutto il resto.
ci ha insegnato a scrivere canzoni con tre accordi, testi sensuali, e ritimica rock.
il rock. insomma
coccagnocca
25 ago 08g.g.junior
25 ago 08Frank Bermuda
25 ago 08Stai parlando degli Stray Cats di
Brian Setzer?!?!?! hanno suonato a Senigallia?!!?!?! :( :( li ho persi....quest anno ho visto solo Mark Knopfler (Mantova) e Neil Young (Verona) ;) :) :)
g.g.junior
25 ago 08axel
26 ago 08c'è
26 ago 08