"DEGLUTIRE" NON E' LA PAROLA ESATTA, MA E' LA PRIMA CHE VIENE IN MENTE.
"..Poi accende la televisione e si mette a guardare una soap opera, avete presente, no? Gente vera che interpreta gente finta e con problemi inventati, a uso e consumo di gente vera che la guarda per dimenticare problemi veri.."
La Mamma dice che prima dei Greci l'arte non esisteva. La Mamma gli disse codeste esatte parole: "L'arte non nasce mai dalla felicità". La madre marciva nell'ospizio con l'Alzheimer, e diceva che il figlio era nato dal prepuzio di Gesù Cristo. Indifeso come un verme. L'onnipotenza degli altri. Il martirio di San Me Stesso. Eco-terrorismo materno. Scopate cosmiche, scopate migliori della prima comunione. Quei fottuti e pesanti sassi di Denny nel salotto, ovunque. Il cibo amaro, masticato e sputacchiato dai vecchi nell'ospedale. Il cibo-routine dei ristoranti, che Victor trattiene stringendo la gola: chiudi la bocca, togli l'aria e impedisci la respirazione. Entri nel locale, al solito ti guardi intorno e scopri che non c'è un cazzo da ridere. Però Victor ha sempre un certo sorriso beffardo. E' l'egocentrico istante con grossi puntini di sospensione. Segue fragilità simulata e ostentata. Seguono nuove divertenti famiglie in cerca di redenzione e assegni ogni volta diversi, spediti da una stronza cittadina persa chissà dove, con quello spirito caritatevole e insulso che fa tanto Telethon. Un'idea balorda, simpatica che inizia a farsi largo nel cervello, quasi fosse un camion con rimorchio lanciato in folle sul fondo d'una scarpata. "Elemosina" non è la parola esatta, ma è la prima che viene in mente. Insomma, ciò che dovrebbe sfamare non ti uccide ma fortifica l'uomo; e in questo caso può elevare il fallimento a uno stato dell'arte difficilmente eguagliabile (oh, yeah).
"..Il punto, secondo me, è che l'America è così. Cominci con una sega e ti ritrovi a fare le orge. Ti fumi una canna e finisci a farti le pere. La nostra è la cultura del più: più grande, più bello, più forte, più veloce.."
L'occhio zoologicamente allenato dell'ex meccanico Palahniuk osserva questi personaggi buffi, patetici e alla deriva con l'affetto speciale dei perdenti. Un moderno quadro di Bosch in movimento, esseri (dis)umani che agiscono nel microcosmo irrazionale e disperato, cinico e controverso, subdolo e pornografico dei nostri tempi: è la giostra della vita, ma non lo sappiamo (o forse "facciamo finta di"). L'alba della fine s'avvicina e non ci resta che ballare il tip-tap sulle strade, tra un'erezione e un'elezione precoce. Victor Mancini è l'antieroe magnifico della stramba, immaginifica umanità di "Soffocare"; un sessodipendente che durante il giorno lavora in un finto villaggio per turisti dei Padri Pellegrini, fermo al 1734, e la sera frequenta borderline un centro di riabilitazione con altri maniaci sessuali-compulsivi. Il protagonista, ex studente di medicina, ha escogitato un infallibile, geniale (estremo) metodo per pagare le costose spese ospedaliere all'anziana madre: scegliersi un ristorante, andarci con un amico e nel mezzo della serata simulare il soffocamento a causa del maligno boccone di traverso. Inevitabile arriva l'occasionale salvatore, che uscirà trasformato dall'esperienza purificatrice premiando lo sfortunato ragazzo con dei soldi, recapitati nell'anniversario dell'incidente.. Così, dopo anni di remunerativa attività suicida, il Nostro continua a ricevere quattrini in quantità da persone di cui ormai non ricorda nulla e che lo ringraziano per aver dato un senso alle loro miserevoli vite. Nel punto IV di XII il corso per dipendenze straordinarie prevede una ricostruzione scritta delle proprie abiezioni, e quindi ecco consegnate le memorie off-limits di V. Mancini. L'infanzia sfasciata degna di Unabomber, in compagnia della madre fulminata eco-terrorista. La pratica di soffocamento (choke). Il sesso acrobatico nelle toilettes degli aerei. L'assurda collezione di massi e pietre dell'amico Denny, gelosamente custodite nel suo appartamento. E ciliegiona sulla torta di panna, la folgorante rivelazione della vecchia signora Mancini, malata e decrepita in una casa di cura, secondo cui il figliolo avrebbe un'incredibile origine divina...
Victor ama intensamente, non semplicemente, lungo un filo rosso di emozioni forti e sulfuree, oltre il cerchio di fuoco dell'ipocrita morale comune. Happy ending: il giovane troverà anche l'imprevisto amore in una misteriosa e rapace dottoressa. L'universo tragicomico di Chuck Palahniuk è un percorso a ostacoli spesso demenziale, ma umanissimo, vivido, reale e soprattutto contemporaneo. Il fungo atomico è sopra le nostre teste, ha inquinato l'aria che respiriamo con il suo seme malvagio di sfrenato consumismo, di siti internet e tutti quei poliziotti che nelle chat si fingono ragazzine di sedici anni. A fingerti debole acquisisci potere, e fai sentire le persone più forti. La gente ha bisogno di qualcuno a cui spedire un assegno a Natale. La gente ha tanto bisogno di sentirsi superiore a qualcuno. Fai il sottomesso, sempre e comunque. Devi solo mostrarti fragile e riconoscente. Perché tu sei la prova del loro coraggio.
"..Voglio dire, cosa c'è di meglio del sesso? Di sicuro anche il peggiore pompino è meglio per esempio che annusare la rosa più bella del mondo o guardare un tramonto straordinario. O veder ridere i bambini. Non credo che leggerò mai una poesia così dolce come un caldo, formidabile, esplosivo orgasmo."
"SOFFOCARE" DOPO I PASTI NON SARA' LA PAROLA ESATTA, MA AIUTA A CAPIRE.
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