Al volo amici DeBaseriani recensisco brevemente questo album dei Chumbawamba, perché ho appreso oggi (giovedì 24 ottobre) che il gruppo chiuderà i battenti dopo 30 anni e poco più di (non sempre) onorata carriera.
Beh, devo dire che forse si tratta di una scelta saggia: dopo il 2000 non trovo album capaci di brillare come nel passato. Sarà bene concludere e lasciare all'iniziativa privata delle persone il portare avanti, ora, la memoria di questo gruppo.
Andiamo subito a questo "What You See Is What You Get" (il cui acronimo ha a che fare col campo informatico): nel 2000 una mattina il Tg1 annuncia con Marco Betello l'uscita di "She' s got all the friends" e l'attesa di un grande successo per l'estate (a ripensarci mi meraviglio che una rete come la Rai parlasse allora di un gruppo come i Chumbawamba, se neanche Vasco Rosi meritava così tanta attenzione).
In Italia non ce li filiamo e anche all'estero sembra che dopo "Tubthumper" le cose non vadano bene.
Ma cos'è questo album? Si tratta di un concept di canzoni, intervallate da una serie di spezzoni, in cui si prende di mira la cultura pop, il mondo delle boy-band e la politica. La comune di Leeds (i Chumba) spera di poter vedere precipitare un aereo con a bordo politici e personaggi famosi come Bono degli U2 (siamo in periodo di Giubileo e di "Annulla il debito" - declamato da Jovanotti al Sanremo di quell'anno).
"WYSIWYG" è debole rispetto al precedente, ma non è realizzato male e suona bene. Colonna sonora della mia estate 2008 (dopo otto anni mi ero ricordato della canzone "She's got all the friends"!), annovera di brani importanti oltre a "She's got", anche "Celebration, Florida" e il rifacimento a cappella di "New York Mining Disaster 1941" dei Bee Gees, quando ancora non spopolavano con il falsetto di "Staying alive" (siamo nei '60).
Il difetto dell'album è che non ha forza e robustezza nei brani e nella loro coesione, rispetto a "Tubthumper" dove le canzoni (anche qui legate da spezzoni) risultano forti e robuste sia nella struttura ("Amnesia" e "Smalltown", per esempio) che nella coesione stessa.
Cionostante "WYSIWYG" è uno degli album che ho casa a cui sono più affezionato. E' interessante e a suo modo coinvolgente, ma adatto a un'esibizione in locali da pubblico piuttosto ridotto.
Ho finito. Dò un bel arrivederci ai Chumbawamba, concludendo che il tempo di "I get knocked down..." e "She's got all the friends..." lo porterò sempre con me.
Ciao
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