Anni '80, Stati Uniti: una costola dell'heavy, che grazie a riff efficaci, a ritornelli azzeccati e a super-ballad, si stacca affinché possa essere concepito il cosiddetto glam-metal. Quale sia stato il primo gruppo glam-metal della storia è difficile dirlo ma potete stare pur certi che questa è energia allo stato puro: droga, sesso sfrenato, lunghissimi party e follie di ogni genere sono alla base di gruppi che erano tecnicamente più o meno validi ma che seppero reggere l'onda per più di un decennio.
Nel giardino dell'Eden del glam c'erano anche questi Cinderella il cui appeal non era affatto diverso rispetto a quanto detto prima. Tom Keifer ha una voce eccezionale che, secondo me, in questo genere è seconda, per estensione, solo a Sua Maestà Sebastian Bach degli Skid Row.

L'album in questione è, a mio avviso, il migliore della band. "Gypsy Road" è il classico del gruppo, "Don't Know What You Got ('Till It's Gone)" è, a mio avviso, una delle ballad più belle di tutto il glam di quegli anni. E poi abbiamo la perla del disco: la title track. "Long Cold Winter" infatti risulta essere un lento-blues strascicato con una chitarra languida e ammaliante che fa da contraltare alla voce di Tom Keifer sgraziata e ruvida quanto forte ed emozionale. Altro brano molto famoso del disco é "Coming Home" dall'incedere molto orecchiabile. Altri brani come "The Last Mile", "If You Don't Like It" e "Fire And Ice" sono tecnicamente impeccabili e coerenti all'atmosfera hard-rock del disco con riff che si stampano in mente.

Uno dei miei dischi rock preferiti di sempre. Sarà forse perché sono un appassionato di quel genere e vivo con grande dispiacere il fatto di non aver vissuto quegli anni consapevolmente dal punto di vista musicale. Gruppi come Poison, Motley Crue, il primo Bon Jovi, L.A. Guns, Whitesnake ecc... hanno rappresentato molto per me e continuano a farlo.
E il settimo giorno Dio creò Long Cold Winter e il verbo si sparse nell'aere.

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