I ricordi sono qualcosa che ti ancorano al passato, ti angosciano, ti stritolano, ma a volte danno la forza.
E' da questa forza che nasce il primo album solista di Cisco, voce storica dei Modena City Ramblers. Spesso gli addii lasciano perplessi. Spesso chi intraprende la carriera solista non riesce a proporre qualcosa di nuovo, sovente si spiattella un riarrangiamento di vecchie sonorità che non portano nulla di nuovo alla musica.
E invece cisco dalla bacchetta magica sforna questo cd, "La lunga notte", intriso di poesia. Un album cosa sempre più rara al giorno d'oggi che trasuda emozioni, commuove, fa sognare. Mi è difficile classificare il genere, certo molto della vecchia esperienza permane in questo lavoro, ma rimane sullo sfondo ben mascherato dalle note leggere. Sembra l'opera di un cantautore maturo, capace di parlare dei temi più vari, con la saggezza acquisita in anni di dure riflessioni.
Non si limita il buon stefano, ad osservare la realtà. La trasforma, la forgia, la astrae in melodia, soppesa le parole con ritrovata ispirazione, si libera del peso del passato. Ha azzeccato la mossa. Uscire dai Modena era ai più sembrato uno sciocco azzardo, un colpo di spugna. Invece aveva capito che lì il lavoro era finito, tutto era già stato detto e compiuto, e il ritmo che gli urla dentro avesse bisogno di nuovi personalissimi sfoghi.
La prima canzone "come se il mondo" è semplicemente meravigliosa. Delicata, emozionante, una ballata che si pone al livello dei grandissimi della musica italiana. Scivola il disco sulle note della lunga notte, dai ritmi più esotici sulle orme degli esperimenti di radio rebelde, note leggere, ma così pesanti, e poi via via per le seguenti traccie tra i quali amo citare "best" omaggio a un tormentato campione dello sport che io amo moltissimo. Potrei continuare ancora per molto a descrivere le particolarissime sonorità dell'album, ma vi invito a scoprirle voi stessi, senza stupidi preconcetti, perchè i modena sono passati, questo è il futuro ed è un futuro ben diverso che anche chi ha odiato il gruppo folk italiano potrà amare.
Troverete un Cisco che ha abbandonato l'esplicito sinistrismo, che alla rivoluzione ha preferito le insidiose riflessioni sul mondo, che al combat folk ha preferito la ballata, e che in questo davvero ottimo primo cd non si è limitato a fare musica, ma ha scritto una grandissima pagina di poesia.
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