Rubrica: Gratis di valore
Titolo: Armonia vol. 1 La melodia sibilante
Autore: Claudia Piano
Editore: Youcanprin
Genere: Fantasy/Narrativa per ragazzi (366pag)
Sinossi:
Giulia è una ragazza di quattordici anni che vive il momento del passaggio dalle scuole medie a quelle superiori. Giunto il momento della decisione, predilige seguire la sua passione, la musica, scegliendo l'Istituto Agrario Alternativo a indirizzo musicale, Armonia. Quello che però non sa, è che l'istituto le riserverà molteplici sorprese che la metteranno ripetutamente alla prova facendole scoprire la propria vera personalità. Ad Armonia imparerà ad utilizzare il suo strumento musicale per compiere magie e farà la conoscenza di nuove amicizie e nuovi amori. Amicizie che la legheranno non solo ad altre persone, ma anche a particolari animali che l'accompagneranno fino alla fine del racconto.
Recensione:
Nei miei lunghi studi di economia, dapprima quelli liceali, poi quelli universitari, mi hanno ripetutamente insegnato che un elemento fondamentale ed imprescindibile che muove un qualsiasi soggetto economico è la sua mission. Per intenderci, la mission dell'imprenditore è quella di conseguire un lucro attraverso una serie complessa e coordinata di operazioni. Quella dello Stato, invece, è riconducibile al soddiisfacimento dei bisogni dell'intera collettività, ottenuto mantenendo costante l'esercizio della sua sovranità attraverso l'imposizione tributaria.
Per giungere al dunque in questione, la mission di un libro è quella di appassionare il lettore divertendo e ciò può accadere secondo una duplice modalità, alternativa e/o complementare. In primo luogo, quella di condurre il lettore nel mondo descritto nel testo senza che questi se n'accorga, isolandolo dal contesto circostante e catapultandolo in una realtà alternativa con cui familiarizzare gradualmente sempre più. In secondo luogo, quella di evocare nel lettore ricordi approssimativamente riconducibili a quanto descritto nelle pagine incise dall'autore, lasciandogli un senso di giuliva malinconia in grado di indurre lo stesso ad uno stato di sana beatitudine.
Leggendo La Melodia Sibilante mi sono ritrovato nella seconda ipotesi appena descritta. L'ambiente scolastico, il susseguirsi delle lezioni, dei compiti da svolgere, la creazione di nuove amicizie, le rivalità e le dispute adolescenziali hanno funto da macchina del tempo riportandomi all'epoca del liceo, ormai distante più di un decennio. In tal caso il libro funziona nel raggiungere la sua primaria mission.
Ora, passando all'analisi del racconto, partirei dall'idea. Quest'ultima è risultata piuttosto originale, accattivante e misteriosa. Nel libro, che costituisce il primo della saga, non è ancora chiaro tutto ciò che governa il mondo di Armonia, ma ciò finisce col creare quell'alone di curiosità da cui non può prescindere una saga e che, di conseguenza, ho apprezzato particolarmente.
I personaggi sono, in media, sufficientemente caratterizzati. La protagonista, Giulia, attorno alla quale accadono tutte le vicende raccontate, è una ragazza che inizialmente appare scostante, disinteressata e supponente, ma che poi si evolve in modo tale da sovvertire tale descrizione divenendo una persona forte, competitiva, altruista e capace di affrontare dignitosamente ogni vicissitudine che le capita. Bello il contrasto creato della ragazza impertubabile, che non ha bisogno di nessuno a ragazza che scopre di essere sensibile e di necessitare il sostegno delle persone che ama.
Tra i coprotagonisti spicca Pietro, ragazzo estremamemte espansivo e affettuoso. Premuroso e leale. Forte e determinato, sempre pronto a difendere chi è in difficoltà e a soccorrere la sua amata Giulia nel momento del bisogno. Una commistione tra una versione eterosessuale di Nolan Ross della nota serie tv Revenge (interpretato da Gabriel Mann) e Naruto dell'omonimo manga. Anch'egli subisce un'evoluzione graduale nel corso della storia che lo porterà a divenire uno dei personaggi più centrali del racconto. Questi però, potrebbe suscitare delle reazioni contrastanti nel pubblico femminile! No spoiler.
Poi vi sono Camilla e Arci. La prima, che chiude il terzetto di amici con Giulia e Pietro, è la meno riuscita nella caratterizzazione e la cui presenza risulta piuttosto marginale rispetto agli altri succitati personaggi. Si tratta di una ragazza timida, dolce e introversa che non ha (ancora) un ruolo ben definito nel racconto. Il secondo, invece, è l'antagonista sotto l'aspetto sentimentale di Pietro, dal quale si differenzia per l'essere meno leale e più prepotente e insicuro. Insicurezza che cerca di celare dietro il suo bell'aspetto ma che trapela ogniqualvolta cerchi di approcciarsi a Giulia con la quale l'apparenza non funziona.
I professori Filippo, Diana e Giorgio stabiliranno subito sintonia col lettore facendo riscontrare o rievocare nello stesso il desiderio di averli avuti (o di averli) nella propria classe!.
Via via tutti gli altri che svolgono funzioni subordinate alle principali.
Il racconto, nonostante la lunghezza, è abbastanza scorrevole, in linea con le aspettative, e non mancano colpi di scena e rivelazioni inaspettate.
Tuttavia, avrei preferito che la magia avesse assunto un ruolo molto più centrale e rilevante nel racconto, poiché per lunghi tratti (forse troppi) viene messa in subordine lasciando ampio spazio alle vicende interpersonali dei protagonisti, in corrispondenza delle quali si avverte forte la sensazione di essere difronte ad un romanzo rosa o sentimentale piuttosto che ad un romanzo fantasy o di avventura.
Altra cosa, il ritmo è lievemente altalenante. Ciò non inficia particolarmente sulla godibilità del titolo, che rimane di buon livello, ma a tal proposito, sarebbe stato d'aiuto riporre una maggiore attenzione sul tema principale, le cui brevi fasi sono risultate essere le più avvincenti e le più interessanti del racconto.
Una possibile spiegazione di suddette criticità risiede, probabilmente, nella volontà di non "rovinare" i racconti successivi che compongono l'intera saga, anticipando prematuramente avvenimenti intrisi di maggior enfasi. Tuttavia, ciò penalizza leggermente il grado di interesse suscitato da questo libro.
Ultimo appunto, che muove da un mero gusto personale, rigurda la storia d'amore tra i due protagonisti. Mi sarebbe piaciuto che fosse stata più diluita, meno immediata e che si fosse giunti alla maturazione del sentimento reciproco in modo più graduale nel corso dell'intera saga. Ma ripeto, è solo un appunto che discende da una personalissima preferenza nella visione d'insieme.
Il racconto è di buona fattura, originale, realizzato ricorrendo ad un metodo di scrittura fluente, diretto ed efficace; suscita l'attenzione del lettore (sebbene solo a tratti) e risulta piuttosto avvincente in alcuni passaggi.
In virtù della sua metrica semplice, per la non elevata complessità dei discorsi e il giusto mix di temi trattati, che vanno dall'amicizia all'amore passando per il senso della giustizia, la capacità di credere in se stessi, e l'invito a spingersi al di là delle apparenze, mi sento di consigliarne la lettura ad un target giovane, in linea approssimativamente con l'età dei protagonisti e a tutti gli appassionati di racconti fantasy incentrati sulla magia e che inglobino una forte componente sentimentale. Ritengo, inoltre, il titolo perfettamente idoneo a poter fungere da prima lettura per chi vuole approcciarsi a quel magnifico mondo composto dalle pagine di inchiostro. Arduo compito che potrebbe svolgere con pochi problemi. Ciò detto, il libro risulta, tutto sommato, essere sufficientemente fruibile anche da un pubblico più adulto come chi vi scrive, nonché per chiunque voglia intraprendere una lettura veloce, spensierata, suggestiva e non particolarmente impegnativa. Tuttavia, potrebbe risultare indigesto a chi è poco tollerante verso gli intrecci amorosi dei personaggi e che preferisce un racconto con pochi fronzoli, con maggior verve e che concentri maggiormente l'attenzione sulla trama principale.
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