1985: anno di grazia per Claudio Baglioni. Amato dalle mamme (perché fondamentalmente piacione) e adorato dalle ragazzine (perché così tremendamente romantico) il bel Claudio decide di dare alle stampe il suo ultimo lavoro che si prospetta maturo e classicalmente melodico. Le promesse verranno mantenute, "La vita è adesso" venderà abbondamentemente più di un milione di copie e farà di Baglioni un divo da hit parade permanente.
In fondo "La vita è adesso" non è il suo album migliore; "Strada facendo" era tutto un altro pianeta. Eppure, a partire dalla title-track, "La vita è adesso" si presenta solido ed efficacemente robusto, con buone intuizioni musicali e qualche bel momento di sorprendente sonorità.
I pezzi migliori sono "Tutto il calcio minuto per minuto" e "La vita è adesso", anche se non va considerata minore la coraggiosa "E adesso la pubblicità". Qualcosa però non funziona: certe licenze poetiche sono francamente irritanti e il voler comunque, a tutti i costi, andare incontro ad un pubblico meno adolescenziale (risultato fallito) sembrano far virare alcune canzoni verso il melodico un po' piagnucoloso.
Al di là di tutto il disco rimase 18 mesi in classifica. Non un capolavoro artistico (anche se lungi dall'essere disprezzabile), certamente un capolavoro commerciale.
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